01/01/2013 - 01:00

In Italia più foreste ma rimane alto l'allarme frane

E' stato presentato ieri a Roma l'Annuario dei Dati Ambientali - Edizione 2010, realizzato dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale in sinergia con il Sistema agenziale. Cresce il patrimonio forestale, calano gli incendi ma rimane ancora alto l'allarme frane.
 
La pubblicazione fotografa lo stato di salute dell'ambiente nel nostro Paese, fornendo dati e riflessioni su cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico, eventi alluvionali, sismicità, franosità, biodiversità e aree naturali, agricole e forestali, qualità dell'aria e delle acque interne, agenti fisici, ambiente e salute
"L'Annuario dei dati ambientali non è una forma di comunicazione in tempo reale di dati oggettivi, ma un documento di analisi dei trend dei fenomeni descritti", ha commentato il Prof. Bernardo De Bernardinis, Presidente dell'ISPRA. "Gli indicatori adoperati consentono l'esame della catena causa-effetto nel processo di impatto delle attività umane sull'ambiente, permettendo di verificare l'efficacia degli interventi adottati ed evidenziando la potenziale eventualità di situazioni critiche, se non emergenziali. A tale scopo - ha chiarito De Bernardinis - è stata data maggiore importanza alla robustezza dell'informazione rispetto alla tempestività del dato, di competenza anche di altre Istituzioni". 
 
Ecco alcuni dati.
Nel 2009 in Italia il 45% delle stazioni di monitoraggio di PM10 ha superato il valore limite giornaliero e alla pianura padana rimane la maglia nera delle emissioni di polveri sottili.
Per quanto riguarda i gas serra dal 2004 l'Italia ha registrato un calo, fortemente condizionato dalla crisi economico - finanziaria che ha investito anche il settore industriale. 
In particolare, le emissioni del 2009 sono state inferiori del 9,3% rispetto all'anno precedente ma nonostante questo gli obiettivi del Protocollo di Kyoto sono ancora lontani
 
Il 2009 è stato il diciottesimo anno consecutivo con anomalia termica positiva, questo significa che il numero di giorni estivi ha superato la media climatologica del 24% circa e il numero di notti tropicali estive del 75% circa. 
Per quanto riguarda le foreste, si registra un aumento della loro superficie, in linea con un trend registrato da diversi anni, grazie all'espansione naturale del bosco e alle attività di afforestazione e di riforestazione. 
A questo si aggiunge un calo del numero di incendi anche in ragione dell'efficace azione di contrasto degli eventi e di sorveglianza del territorio operata dagli enti competenti. 
Ma purtroppo rimane alto il pericolo frane: sono 5.708 (pari al 70,5% del totale) i comuni italiani interessati da cedimenti e smottamenti; di questi, 2.940 sono classificati con livello di attenzione molto elevato, 1.732 con livello elevato e 1.036 con livello medio. 
Lisa Zillio
autore