01/01/2013 - 01:00

Il settore dell'imballaggio di legno è in ripresa

A dirlo Rilegno, il Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno, aderente alla grande famiglia Conai, che ha chiuso il 2010 con un bilancio positivo.
 
Rilegno, Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno ha infatti avviato al riciclo nel 2010 1 milione e 851 mila tonnellate di rifiuti legnosi in tutta Italia (di questi 907 mila tonnellate sono rifiuti di imballaggio, come pallet, cassette ortofrutticole e imballaggi industriali), con una variazione rispetto al 2009 di quasi +21%, ovvero 320 mila tonnellate in più gravitate nel circuito consortile. 
 
L'anno scorso, grazie anche all'apporto di Rilegno, sono stati avviati al recupero e riciclo complessivamente (gestione diretta consortile e gestione indipendente) 1 milione 402 mila tonnellate di rifiuti da imballaggi di legno, una quantità che corrisponde a circa il 63% dell'immesso al consumo e che supera di gran lunga gli obiettivi previsti dal Testo Unico Ambientale 152/2006 (fissati al 35% di recupero di rifiuti provenienti da imballaggio, per la materia prima legno).
 
Di questi, circa 1 milione 93 mila tonnellate sono state avviate al riciclo meccanico a materia prima presso le industrie del riciclo, dove diventano prevalentemente pannello truciolare; 231 mila 650 tonnellate sono pallet usati che tornano alla loro funzione originaria; 14 mila 500 tonnellate sono state impiegate in processi di compostaggio; 63 mila 800 sono state avviate al recupero energetico.
Nel 2010 sono state raccolte su superficie pubblica oltre 515 mila tonnellate di rifiuti legnosi: il 4,5% in più rispetto al 2009. 
 
L'incremento della raccolta è stato molto importante al Sud (+19%) e al Centro (+ 12%) mentre è rimasto stabile al Nord (+1%).
Queste diverse variazioni dipendono dal fatto che gli operatori pubblici del Centro-Sud hanno solo di recente attivato la raccolta differenziata del legno, una scelta che ha inevitabilmente causato l'aumento dei flussi rientranti nella gestione consortile, nonostante le convenzioni fossero già attive dagli anni passati. 
 
 
Lisa Zillio
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