01/01/2013 - 01:00

Il percorso sostenibile dell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza

La Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza - Opera di San Pio da Pietrelcina presenta il suo primo rendiconto di sostenibilità ambientale 2011 con l'obiettivo di fornire una panoramica delle buone pratiche di sostenibilità ambientale intraprese evidenziando, contestualmente, le aree di miglioramento e gli ambiti di intervento possibili al fine di assicurare una gestione delle attività sempre più rispettosa del territorio, dell'ambiente e della comunità nelle quali l'Ospedale è inserito e opera.
Si tratta di un ulteriore passo in avanti nel percorso di trasparenza e rendicontazione dei processi e delle attività della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza iniziato lo scorso anno con la presentazione del Bilancio di Missione 2009 e del primo Report dell'attività scientifica 2008/2009. L'assessment, frutto di un processo di analisi svolto dalle singole Funzioni e Raparti dell'Ospedale, con il supporto di Hill & Knowlton Gaia, è articolato in quattro sezioni tematiche (Ambiente; Pulizia e Igiene; Sicurezza e Qualità; Sociale) all'interno delle quali ogni singola voce è stata rendicontata e rispetto alle quali sono state individuate specifiche misure di miglioramento e implementazione. Dall'assessment emerge come Casa Sollievo della Sofferenza abbia già messo in atto da tempo una serie di interventi di ottimizzazione energetica, riduzione di tutti i consumi e gestione efficiente dei rifiuti che hanno consentito il raggiungimento di notevoli risultati in termini di gestione sostenibile delle risorse. In particolare:
Sono state ridotte del 35% le emissioni di CO2 imputabili ai generatori di vapore: 2.800 tonnellate di anidride carbonica in meno in atmosfera, l'equivalente prodotto in un anno da 1.300 automobili
• Dal 2003 tutti i mobili utilizzati nei Reparti e negli uffici vengono prodotti in proprio utilizzando semilavorati da bioedilizia. Ciò comporta l'eliminazione totale delle vernici e degli imballaggi e la riduzione dell'impatto da traffico veicolare dovuto al trasporto dei mobili stessi da parte di fornitori esterni;
Il 96% degli alimenti consumati all'interno dell'Ospedale è prodotto a km zero nelle aziende agricole della Fondazione: una soluzione che oltre a garantire controlli assoluti su tutto il processo produttivo e sulla genuinità dei cibi e delle materie prime, permette di evitare le emissioni inquinanti da traffico veicolare dovuto al trasporto dei prodotti da parte di fornitori esterni;
• L'Ospedale mette a disposizione ogni giorno una navetta gratuita per il trasporto dei pazienti in cura nel reparto di radioterapia. La navetta ha servito nel 2010 più di 4.000 pazienti evitando il carico veicolare da questi altrimenti generato;
Nell'Ospedale, nel Poliambulatorio e nelle palazzine degli uffici amministrativi viene effettuata la raccolta differenziata di tutte le tipologie di rifiuto, compresi i rifiuti speciali pericolosi e non;
• L'asilo nido per i dipendenti è stato realizzato secondo i principi di massima riduzione delle perdite energetiche (coibentazione delle pareti esterne, solaio rivestito con materiale isolante riciclato, serramenti realizzati con legname da riforestazione controllata, raccolta delle acque piovane per l'impianto di irrigazione e per le cassette WC);
• Tutti i prodotti utilizzati per la pulizia sono ecologici.
L'impegno nella rendicontazione degli impatti ambientali, diretti e indiretti, ha l'obiettivo fondamentale di avviare un processo di implementazione e miglioramento costante delle performance dell'Ospedale in chiave sostenibile. Dall'analisi dei consumi e delle attività di Casa Sollievo della Sofferenza sono emersi degli ambiti di ottimizzazione che la Fondazione ha voluto concretizzare in impegni concreti per il prossimo futuro:
• Gli interventi di ottimizzazione degli impianti elettrici, già pianificati, consentiranno di tagliare del 7% i consumi elettrici complessivi, permettendo di risparmiare oltre 1.000.000 di kWh all'anno (pari a circa 94 tonnellate di petrolio equivalente), evitando l'emissione in atmosfera di 550 kg di CO2 e assicurando un risparmio di circa 180.000 eurol'anno in bolletta;
Verranno introdotti veicoli elettrici nel parco mezzi della Fondazione e verrà incentivato il car pooling per il personale;
• Dal 2012 verrà implementata la raccolta della carta in tutti i reparti con collocazione diappositi contenitori;
• È in fase di valutazione la realizzazione di un impianto per la produzione di biogas da 250 kWh con l'utilizzo di liquami, letame, siero e biomassa vegetale che consentirà di produrre in maniera rinnovabile il vapore necessario alle lavorazioni dei prodotti caseari delle aziende agricole;
• Tutte le prossime gare di fornitura di apparecchiatura di cucina terranno in considerazione criteri di risparmio energetico delle apparecchiature;
• Tutte le sostituzioni di pc, stampanti e fax vengono effettuate privilegiando la classe energetica degli apparecchi.

Don Andrea Manto, Direttore dell'Ufficio Nazionale per la pastorale della sanità della Cei, nel suo saluto introduttivo, ha dichiarato: "L'iniziativa di Casa Sollievo della Sofferenza sulla sostenibilità ambientale introduce un fattore nuovo e un segno di discontinuità nel panorama sanitario cattolico e laico. Sono infatti poche ad oggi le strutture sanitarie che hanno avuto il coraggio di affrontare con responsabilità la tematica della rendicontazione dell'impatto ambientale delle proprie attività. Con il suo impegno verso la sostenibilità, Casa Sollievo dimostra intelligenza innovativa e rigore gestionale. Un impegno che rappresenta un contributo al bene comune, oltre che un esempio di attuazione concreta della mission dell'Ospedale". "Il nostro sforzo in questa prima fase - ha dichiarato Domenico Crupi, Direttore Generale dell'I.R.C.C.S Casa Sollievo della Sofferenza e Vicepresidente della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza - è stato quello di effettuare un'analisi delle variabili che hanno un impatto ambientale e sociale individuando gli indicatori di riferimento e, di conseguenza, le azioni di miglioramento. La decisione di superare la logica di autoreferenzialità confrontandoci con la realizzazione di un primo assessment ambientale vuoleconcretizzare la nostra volontà e il nostro impegno nel rendere socialmenteresponsabile della qualità dell'ambiente la nostra Casa e tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo nel nostro operato: i professionisti sanitari, i fornitori, i pazienti e l'intera comunità di riferimento".
Tommaso Tautonico
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