01/01/2013 - 01:00

Il Comune di Novara applica la legge sui sacchetti per asporto merci

Dal 17 luglio 2012 tutti gli esercenti che operano sul territorio comunale dovranno adeguarsi alla legge che vieta la commercializzazione di shopper non conformi alla normativa.
"Assobioplastiche plaude all'iniziativa del Sindaco di Novara che, primo in Italia, ha deciso di applicare subito i dettami della legge del 24 marzo scorso sui sacchetti per asporto merci. Con questa iniziativa il Comune di Novara espande le proprie politiche in direzione della tutela dell'ambiente e della salute dei propri cittadini attraverso l'applicazione di un provvedimento che completa il piano comunale - già molto avanzato - di riduzione del rifiuto indifferenziato e di valorizzazione della frazione organica", così Marco Versari, Presidente di Assobioplastiche, ha commentato la notizia dell'ordinanza del Sindaco di Novara. La legge 28 del 24 marzo 2012 stabilisce infatti che gli unici sacchetti per asporto merci commercializzabili in Italia sono:

1. quelli biodegradabili e compostabili conformi alla EN 13432, che possono essere conferiti alla raccolta della frazione organica e avviati a compostaggio;
2. quelli riutilizzabili di spessore superiore a 100 micron per usi non alimentari e 200 micron per gli usi alimentari, se con maniglia esterna alla dimensione utile del sacco;
3. quelli riutilizzabili di spessore superiore a 60 micron per usi non alimentari e 100 micron per usi alimentari se con maniglia interna alla dimensione utile del sacco (c.d. sacchi a fagiolo).

"Questa ordinanza del Sindaco di Novara rappresenta una presa di posizione senza confronti, che non tergiversa ulteriormente sui tempi dell'applicazione della legge e che oltre a fare proprio l'obiettivo principale della legge, tutela la raccolta differenziata della frazione organica che rappresenta un primato per la città di Novara. Il capoluogo provinciale con il suo 72,67% e' infatti uno degli esempi più virtuosi a livello europeo e intende perseguire strategie sempre più drasticamente rivolte alla minimizzazione, al riuso e al riciclo", ha proseguito il Presidente Versari. Nello scorso mese di aprile una ricerca condotta da ISPO per conto di Assobioplastiche successivamente all'introduzione della legge e volta ad analizzare le abitudini dei consumatori nell'uso di sporte e sacchetti per imbustare la spesa, aveva peraltro già rivelato che gli italiani si sono adeguati velocemente alle nuove norme con l'80% dei clienti dei supermercati che aveva dichiarato di utilizzare, una volta in cassa, sporte o sacchetti portati con sé da casa (in stoffa, nylon o in plastica rigida e dura riciclabile). Lo stesso studio aveva però evidenziato che i sacchetti fuori legge vengono ancora usati nel piccolo commercio e nei mercati, dove al consumatore privo della propria busta vengono spesso proposti sacchetti che si autodefiniscono biodegradabili ma che non sono certificati secondo lo standard en 13432 come la legge richiede, se non addirittura gli shopper usa e getta in plastica tradizionale.
"Siamo certi che i commercianti al dettaglio e gli ambulanti attivi sul territorio novarese si adegueranno al rispetto della legge. Come associazione che riunisce produttori e trasformatori di bioplastiche mettiamo a loro disposizione il nostro numero verde e il nostro sito per aiutarli a comprendere la normativa e soprattutto a distinguere i prodotti ammessi dalla legge da quelli banditi", ha concluso Versari.
Marilisa Romagno
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