29/03/2014 - 08:39

Green economy: ddl Ambiente stanzia 10 mln di euro per abbattimento immobili in aree a rischio idrogeologico

Viene istituito nello stato di previsione della spesa del ministero dell'Ambiente un capitolo con uno stanziamento per l'anno 2014 di 10 milioni di euro per il finanziamento di interventi di rimozione o demolizione, da parte dei Comuni, di opere e immobili realizzati in aree a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire. Sono ammessi al finanziamento gli interventi su opere e immobili per i quali sono stati adottati provvedimenti definitivi di rimozione o di demolizione non eseguiti nei termini stabiliti, con priorità per gli interventi in aree classificate a rischio molto elevato.
E' quanto prevede il disegno di legge sulla Green economy, assegnato in sede referente alla commissione Ambiente della Camera e in fase di prima lettura .
 
Il provvedimento, intitolato "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali" e collegato alla legge di stabilità 2014, istituisce inoltre, sempre presso il ministero, un Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli. Per la redazione del Catalogo il ministero si avvale delle informazioni rese da altri soggetti tra cui Ispra, Istat, Banca d'Italia, Regioni ed enti locali. I sussidi comprendono, tra gli altri, gli incentivi, le agevolazioni, i finanziamenti agevolati e le esenzioni da tributi direttamente finalizzati alla tutela dell'ambiente, si legge nel testo.
 
Il ddl istituisce inoltre una commissione tecnica unificata per i procedimenti di valutazione ambientale (Via, Vas e Aia), in sostituzione delle due commissioni distinte, articolata in sottocommissioni. E, a proposito del rischio alluvioni, stabilisce che la verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica (Vas) non riguardi più tutti i piani di gestione del rischio ma solo la parte dei piani predisposti dalle autorità di bacino distrettuali. 
 
Il testo introduce tra l'altro anche disposizioni per agevolare il ricorso agli appalti verdi. In particolare, viene integrato l'articolo 75 del decreto legislativo 163/2006 (Codice Appalti) prevedendo una riduzione del 20% della garanzia a corredo dell'offerta, e del suo eventuale rinnovo, per gli operatori economici che partecipino ad appalti pubblici e che siano muniti di registrazione Emas (che certifica la qualità ambientale dell'organizzazione aziendale) o di marchio Ecolabel (che certifica la qualità ecologica di "prodotti", comprensivi di beni e servizi).
 
Il provvedimento precisa che, nell'ambito dei criteri di valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa prevista dal Codice Appalti, quello del costo di utilizzazione e manutenzione deve tenere conto anche dei consumi di energia e delle risorse naturali, delle emissioni inquinanti e dei costi complessivi, inclusi quelli esterni e di mitigazione degli impianti dei cambiamenti climatici, riferiti all'intero ciclo di vita dell'opera, bene o servizio. Viene poi prevista una modifica al decreto legislativo 152/2006 che inquadra nell'ambito dell'ordinamento nazionale le procedure di autorizzazione delle attività di recupero disciplinate dai regolamenti europei che stabiliscono quando specifiche tipologie di rifiuti cessano di essere considerati tali. 
 
Il ddl semplifica inoltre alcune disposizioni in materia di emanazione di ordinanze urgenti nel settore dei rifiuti. In particolare, è eliminato l'obbligo di comunicare le ordinanze al presidente del Consiglio dei ministri, ai ministri dell'Ambiente, della Salute, delle Attività produttive, al presidente della Regione e all'Autorità d'ambito.
 
Nel corso dell'esame in commissione il sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo ha ricordato come il testo sia stato ereditato dal precedente governo ma che sia assolutamente condiviso nei contenuti dall'esecutivo attuale. Il 
disegno di legge, ancora all'inizio del suo percorso parlamentare, continuerà ad essere esaminato dal gruppo di lavoro nel corso della prossima settimana. 

(autore: Rosamaria Freda)
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