01/01/2013 - 01:00

Gli editori italiani scalano la classifica Salvaforeste di Greenpeace

Dal Salone del Libro di Torino Greenpeace ha diffuso l'aggiornamento della classifica "Salvaforeste": 10 sono le case editrici italiane che, passando dalla parte delle foreste indonesiane, hanno ribaltato la propria posizione in classifica.
 
 
Nella classifica "Salvaforeste", lanciata per la prima volta lo scorso anno sempre durante il Salone del Libro, sono valutate 113 case editrici italiane in base ai criteri di sostenibilità della carta utilizzata nei propri libri.
"Bene Rubbettino, De Agostini, Laterza e Loescher - scrive Greenpeace in una nota - che sono passate alla fascia verde chiaro, impegnandosi ad aumentare progressivamente le percentuali di carta riciclata e certificata FSC nelle proprie produzioni editoriali. Qualche miglioramento, non ancora sufficiente, per Zanichelli che si spoglia dalla "maglia nera" e passa a una posizione intermedia. Cartellino rosso per editori del calibro di Newton Compton e Castelvecchi e maglia nera per Sellerio, e Disney Libri che perseverano nella loro mancanza di trasparenza sulle materie prime utilizzate per i propri libri."
 
La prima versione della classifica "Salvaforeste" degli editori italiani ha purtroppo reso pubblico il ruolo dell'Italia nello scempio che si sta perpetrando in Indonesia
Il nostro paese, infatti, è il più importante acquirente europeo di carta indonesiana nonché il maggior cliente di Asia Pulp and Paper, il gigante cartario asiatico e campione della deforestazione a Sumatra.
 
"La classifica 'Salvaforeste' ha avviato una vera e propria inversione di tendenza nell'editoria italiana, soprattutto grazie all'impegno di grossi gruppi editoriali come Feltrinelli, che attualmente stampa i propri libri esclusivamente in carta certificata FSC e Mondadori che, nel dicembre del 2010, si è impegnata ad aumentare progressivamente la sostenibilità di tutte le case editrici del gruppo: Einaudi Stile Libero e Piemme in testa - racconta Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia - Il Gruppo Rcs continua a dimostrare invece scarsa attenzione al tema della sostenibilità della carta. Le case editrici del gruppo, a eccezione di Bompiani, da anni 'amica delle foreste', continuano a essere valutate 'insufficienti'".
 
"Dal lancio della nostra prima classifica abbiamo ricevuto centinaia di mail di lettori - continua Campione - che ci chiedevano di valutare i loro editori preferiti. Nonostante l'impegno di un numero sempre crescente di editori, sono ancora troppe le aziende che con politiche di acquisto della carta assolutamente inadeguate si rendono corresponsabili della distruzione delle ultime foreste tropicali".
 
"Il futuro delle foreste del pianeta è nelle pagine dei vostri libri" scrive l'associazione ambientalista.
Un messaggio forte e chiaro che colpisce tutti, lettori ed editori compresi.
 
Lisa Zillio
autore