01/01/2013 - 01:00

Forte il mercato della gomma riciclata

Oltre 15.000 "gommisti", e altrettante richieste di prelievo, raccolta in linea con l'obiettivo 2011: a due mesi dalla partenza del sistema questi i risultati di Ecopneus.
In occasione della quindicesima edizione della Fiera Ecomondo, Ecopneus traccia un primo bilancio della partenza del sistema di raccolta e recupero dei PFU, indicando le sinergie per lo sviluppo di un'economia del riciclo dei Pneumatici Fuori Uso. Una vera e propria industria del riciclo, quella che si sta consolidando sulla spinta del D.M 11 aprile 2011 N. 82, che vede già messi in atto procedure volte a garantire l'efficienza del sistema e il coinvolgimento degli addetti. Obiettivo di raccolta per il 2011 nel Paese: quasi 100.000 tonnellate di PFU, pari a il 25% dell'immesso al consumo, quota che dovrà diventare il 100% (380.000 ton) entro il 2013. La dichiarazione di apertura del convegno di Alessandro De Martino, Presidente di Ecopneus, "tenere pulita l'Italia ha un costo e richiede la collaborazione di tutti" ha rappresentato la chiave del confronto tra gli ospiti che hanno espresso i punti di vista delle diverse anime presenti all'interno del mondo del riciclo dei PFU.

Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus, ha fotografato la situazione attuale: "sono 38 le organizzazioni che hanno ricevuto ad oggi l'autorizzazione dal Ministero Ambiente ad applicare il contributo ambientale per il riciclo dei PFU ma i numeri confermano che Ecopneus gestisce la quota maggioritaria di materiale. Nei primi due mesi abbiamo ricevuto 12.000 richieste di prelievo da oltre 15.000 punti di generazione di PFU. La raccolta è in linea con il target del 25% del totale che dovrà essere raggiunto entro fine anno. La nostra rete è costituita da 16 imprese regionali di raccolta che si avvalgono di 60 sub fornitori. 7.000 le missioni di automezzi effettuate ad oggi. Il materiale raccolto viene consegnato a 30 imprese di frantumazione. La parte finale della filiera è composta da cementifici che attuano recupero energetico e da aziende che reimpiegano la gomma da riciclo in applicazioni industriali. "

I rappresentanti della filiera hanno discusso, moderati da Lucia Tonini di Pneus News, su quanto resta da fare per perfezionare il sistema. "Questa filiera deve crescere e rafforzarsi" - ha dichiarato Corrado Scapino,
Presidente FISE-Unire - "la normativa pone degli obiettivi che partono dall'esigenza ambientale e che poi si scontrano con il mercato. Oggi ci sono alcune Regioni e Province che sono più all'avanguardia nella spinta al green procurement e nelle sperimentazioni rispetto agli utilizzi della gomma da riciclo di PFU; a livello nazionale però siamo molto in ritardo e non c'è più nessuna giustificazione. Ormai dobbiamo pensare al riutilizzo del materiale riciclato come la questione centrale relativa al recupero dei rifiuti".
Dello stesso parere Luigi Bianchi, Presidente Commissione per le politiche ambientali Confcommercio: "è di 1.500 miliardi di euro il mercato corrispondente all'acquisto di materiali di consumo dalla P.A. Solo il 18% delle amministrazioni hanno oggi applicato i principi del green procurement contenuti in diversi provvedimen-ti normativi nazionali e internazionali. Non è più possibile. La filiera e la sua sostenibilità oggi va vista nella sua interezza: lo sviluppo dei mercati a valle è indispensabile e non più procrastinabile. Come anche l'allineamento delle imprese del settore ad un livello di qualità e di etica: non c'è più spazio per chi rifiuta regole e controlli."
Marilisa Romagno
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