01/01/2013 - 01:00

Falconeria, bloccato show. Lipu: "Spettacoli da vietare"

Blitz del nucleo cites della regione Sicilia: dua lanari sequestrati a Geraci Siculo (Pa). Con anelli manomessi, venivano usati per spettacoli di falconeria. Lipu ai sindaci e ai presidenti dei parchi: appello contro gli spettacoli di falconeria, sono diseducativi e vanno vietati.
Era tutto pronto per lo "spettacolo" organizzato a Geraci Siculo (PA), comune inserito nel Parco Regionale delle Madonie: la festa con assaggi di prodotti tipici, il sindaco e circa 200 persone in attesa dei falchi. Due, infatti, i lanari che avrebbero dovuto esibirsi nei cieli azzurri della provincia di Palermo, lanciati dal falconiere a cavallo. Un volo, però, interrotto dall'intervento del Nucleo Cites del Corpo forestale della Regione Siciliana, diretto da Pietro Tolomeo, che, alla richiesta di poter visionare i documenti obbligatori Cites (Convenzione di Washington) necessari per la detenzione di specie rare e in via d'estinzione, e verificarne, così, la nascita e la provenienza, hanno notato che qualcosa non andava. E' la LIPU-BirdLife Italia a rendere noto quanto accaduto ieri nel comune siciliano in occasione della "Festa della transumanza": la pattuglia di forestali, coordinati dal Capo Servizio, Filippo Principato, e guidati dal Responsabile U.O. 38, Vincenzo Gianbruno, in collaborazione con i volontari della LIPU e del Coordinamento tutela rapaci Sicilia, si sono trovati di fronte a documenti di uccelli incoerenti. I falchi, che avrebbero dovuto avere 14 e 11 anni, erano, di fatto, molto più giovani. Il piumaggio degli esemplari era inconfondibile e gli stessi anelli alle zampe erano stati tagliati in modo grossolano e, successivamente, incollati. Una leggerezza che costerà molto al falconiere, denunciato penalmente per violazione alle leggi 157/92 e 150/92.

La manifestazione è stati così bloccata e gli animali posti sotto sequestro. Gli atti verranno trasmessi alla Procura della Repubblica competente ed è probabile che dall'inchiesta in corso spuntino altre importanti informazioni sul traffico illegale di rapaci in Sicilia. "Grazie all'intervento del Corpo Forestale della Regione Siciliana è emerso, ancora una volta, il pesante malcostume di chi detiene rapaci selvatici illegalmente, frutto di furti ai nidi e della ricettazione di esemplari rari - commenta Fulvio Mamone Capria, presidente della LIPU-BirdLife Italia - che ha inviato questa mattina un messaggio di ringraziamento per la brillante operazione ai vertici del CFS siciliano - E' illegale prelevare giovani falchi dai nidi in natura al solo scopo di incrementare il commercio di un'attività discutibile, nel ventesimo secolo, come la falconeria, dietro la quale si nasconde un giro d'affari enorme. La LIPU intende contrastare questa attività medievale per il suo fine diseducativo nei confronti della gente e, in particolare, dei giovani. Far volare a comando un uccello rapace non è né bello, né divertente - prosegue il presidente LIPU - ma è solo frutto di una medievale concezione di possesso e di controllo dell'uomo sull'animale che la LIPU condanna fermamente.

Lancio un appello ai Sindaci e ai presidenti dei Parchi affinché vietino sul proprio territorio esibizioni di rapaci e, al contrario, prendano contatto con i centri di recupero della fauna selvatica per valutare iniziative di liberazione pubblica di uccelli salvatici, come già facciamo in tante realtà italiane. Sarebbe molto più importante far conoscere ai cittadini il lavoro dei nostri volontari dei centri di recupero che, con competenza e passione straordinaria, salvano ogni anno decine di migliaia di animali da morte certa. Ringrazio - conclude Mamone Capria - i volontari della LIPU e del Coordinamento tutela rapaci Sicilia per il continuo monitoraggio ai nidi dei rapaci più a rischio, come l'aquila di Bonelli, e la continua attività di vigilanza e presidio del territorio necessari per difendere quell'enorme patrimonio di biodiversità presente in Sicilia."
Tommaso Tautonico
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