01/01/2013 - 01:00

Edifici a consumi zero

Gli edifici dovranno essere ad altissima prestazione energetica sfruttando anche le fonti rinnovabili. «Diventeremo un punto di riferimento per districarsi tra la difficile normativa e la burocrazia italiana»
Un'opportunità di crescita nel rispetto della salute dell'uomo e dell'ambiente e di sviluppo economico per la Green Economy Veneta. Padova Tre e Legambiente sono state promotrici di un seminario di approfondimento tematico sui regolamenti edilizi eco-sostenibili, rivolto agli amministratori locali, dirigenti e tecnici della pubblica amministrazione, professionisti, rappresentanti della società civile e delle associazioni ambientali. Un'occasione per confrontarsi e prendere spunto dai regolamenti più virtuosi per aggiornare il proprio o per avviare un percorso di formazione di un nuovo regolamento energetico, allegato a quello vigente. Nel corso del seminario alcune delle migliori pratiche censite sono state presentate e messe a confronto davanti ad una platea di 120 persone.

Di esse e delle prospettive future dei Regolamenti edilizi eco-sostenibili hanno parlato il Vice Presidente della Provincia Roberto Marcato, il Presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Padova e il Vice Presidente Nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini. Sono intervenuti anche l'arch. Franco Alberti della Regione Veneto e il dott. Luca Mercatelli dell'Area Science Park di Trieste, oltre ai rappresentanti dei Comuni di Schio (VI), Sona (VR) ed Udine, chiamati a testimoniare la loro specifica esperienza, del Network Casaclima e dello Sportello Energia Comune di Este. Un seminario organizzato anche in vista di una svolta epocale: dal primo gennaio 2021 sarà possibile costruire solo nuovi edifici autonomi dal punto di vista energetico. Lo stabilisce la direttiva europea 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici, operativa già dall'1 febbraio di quest'anno. Dal 2021 si potranno dunque realizzare solo edifici a energia quasi zero, cioè edifici ad altissima prestazione energetica il cui fabbisogno dovrà essere quasi nullo e coperto in loco da fonti rinnovabili. E a partire dal 31 dicembre 2018 anche gli edifici di nuova costruzione di proprietà degli enti pubblici dovranno essere a energia quasi zero. Anche il decreto 28/2011 ha introdotto, a partire dal prossimo giugno, nuovi obblighi alle edificazioni nuove e da ristrutturare in tema di risorse rinnovabili che ampliano sempre più l'uso delle fonti rinnovabili.

Ma la transizione sarà particolarmente importante per l'Italia, il cui mercato produttivo e gli apparati pubblici stessi risultano ad oggi ancora inadeguati a recepire localmente tale profonda innovazione. I Regolamenti Edilizi Comunali, rigenerandosi in chiave energetica ed ecologica, rappresentano dunque uno snodo fondamentale di questo scenario per capire come adattare gli obiettivi energetici nazionali ai diversi contesti e tradizioni locali. Stefano Chinaglia, Presidente del Bacino Padova 4, durante il seminario ha manifestato la volontà di implementare, attraverso l'attività dello Sportello per l'Energia gestito da Legambiente, la collaborazione con le Amministrazioni dei 58 comuni dell'area interessata per accompagnarle nella redazione di nuovi strumenti amministrativi fornendo loro "buone pratiche", supporti tecnici ed indicazioni operative in tema di innovazione sostenibile. Per questo motivo Legambiente, tramite il suo Vice Presidente Nazionale Edoardo Zanchini, ha indicato almeno 10 parametri su cui un buon regolamento eco-sostenibile dovrebbe inserire obblighi ed incentivazioni. Tra questi l'isolamento termico, la prestazione dei serramenti, l'integrazione da fonti rinnovabili, l'utilizzo di tecnologie per l'efficienza energetica e la contabilizzazione individuale del calore, l'orientamento degli edifici e la loro schermatura estiva, i materiali da costruzione eco compatibili, il risparmio idrico e recupero delle acque meteoriche, l'isolamento acustico, la permeabilità dei suoli e la certificazione energetica degli edifici. Nel suo intervento il vice presidente della Provincia Roberto Marcato ha affermato con decisione che non è solo questione di risorse, ma di volontà politica. "Noi la nostra parte la vogliamo fare, lavoriamo insieme per uniformare i regolamenti, non è possibile avere troppe difformità".

L'arch. Giuseppe Capocchin - Presidente Ordine degli Architetti di Padova - rilancia una proposta alla Provincia: "come è stato fondamentale coordinare la stesura dei PATI, così c'è una spazio per immaginare Consorzi di Comuni che, operando insieme, stilano nuovi regolamenti per porzioni ampie di territorio". «Abbiamo deciso di abbracciare il tema della sostenibilità in modo così ampio perchè ci siamo resi conto di voler offrire di più agli utenti e alle famiglie - ha commentato Stefano Chinaglia, Presidente del Bacino Padova 4 - Se vogliamo consegnare un ambiente migliore ai nostri figli e alle nuove generazioni ci dobbiamo impegnare in ogni ambito del risparmio energetico, che significa certamente valorizzare la raccolta differenziata, ma anche promuovere tutte quelle buone pratiche che garantiscono piccoli risparmi. Se tutto ciò lo facciamo come un'unica grande squadra, anche il gesto più infimo, può diventare un grande vantaggio per l'ambiente».

«L'idea di un convegno sui regolamenti edilizi comunali è nata proprio in quest'ottica - ha spiegato Simone Borile, Presidente del Bacino Padova 3 - Il settore delle abitazioni è uno dei grandi responsabili dell'aumento di CO2. La giungla normativa di certo non aiuta a fare chiarezza: siamo convinti che sia giunta l'ora di realizzare un documento che riassuma regole, norme, disposizioni, obblighi e leggi, ottenendo finalmente una guida per "costruire in modo eco-sostenibile". E' questo l'obiettivo che Padova Tre si è data per il prossimo futuro: sostenere non solo i cittadini, ma anche i Comuni del territorio per creare una massa critica importante e decisiva per la salvaguardia del nostro ambiente».
Marilisa Romagno
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