01/01/2013 - 01:00

EcoChic Fashion Show a Ginevra

Si e' svolta ieri sera nel Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra, a conclusione di un seminario sulla biodiversità nel settore della moda e dei cosmetici, la prima sfilata Onu della moda sostenibile, a cui hanno partecipato esponenti di rilievo provenienti da tutto il mondo come Edun, Noir, Ciel, Leila Hafzi, Roya, Ivana Bassilotta o Bora Aski
Promosso dalla Conferenza delle Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo (Cnuced) in occasione dell'Anno internazionale della biodiversita', l'EcoChic Fashion Show e' al tempo stesso un esempio ed un appello a governi, imprese e consumatori a preservare la biodiversita' tramite un impiego sostenibile delle risorse naturali.
Anche la moda e gli stilisti hanno una parte di responsabilita' ed un ruolo attivo da svolgere nella salvaguardia della biodiversita': la concia delle pelli, i procedimenti di lavaggio della lana, lo sbiancamento e la tintura dei tessuti sono anch'essi una minaccia per la biodiversità.
"Questi procedimenti prevedono anche l'utilizzazione di prodotti chimici tossici che producono effluvi che possono inquinare l'atmosfera, le falde freatiche e i terreni", ha spigato il Cnuced.
La coltivazione del cotone rappresenta, da sola, sempre secondo il Cnuced, l'11% dei pesticidi e il 25% degli insetticidi utilizzati ogni anno nel mondo.
Luca Assuncao responsabile dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile al Cnuced ha poi spiegato "La biodiversita' e' una fonte di reddito e di posti di lavoro, e' una risorsa tipicamente localizzata in zone remote dei Paesi in via di sviluppo".
La biodiversità si è molto impoverita in questi ultimi anni.
Secondo un rapporto citato dal Cnuced, il tasso di estinzione delle specie per cause legate all'uomo oggi è in rapida ascesa, ed è mille volte più elevato del tasso di estinzione rilevato all'inizio della storia del pianeta.
Lisa Zillio
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