14/02/2015 - 16:50

Dissesto idrogeologico, Galletti illustra gli obiettivi del governo per la tutela del suolo

Il governo è al lavoro per mettere a punto interventi organici e programmati nel tempo per la messa in sicurezza del nostro territorio.
Ad affermarlo è stato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo nell'Aula della Camera a un'interrogazione con cui i deputati del Pd, Enrico Borghi e Maria Chiara Gadda, chiedevano conto al governo degli obiettivi e delle priorità di finanziamento dei progetti finalizzati alla tutela del suolo e al riassetto idrogeologico. 
 
Per agire su questo versante il ministro ha ricordato come il governo, in particolare il suo ministero, nell'ultimo periodo da un lato abbia predisposto un piano pluriennale che prevede un impegno economico di 7 miliardi in sette anni per affrontare le maggiori criticità che abbiamo oggi sul Paese, dall'altro abbua arato la strategia nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici, che vede nella manutenzione del territorio uno dei suoi elementi cardine nel lungo periodo. 
 
Nella programmazione comunitaria 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari, il ministero dell'Ambiente è coinvolto in vari programmi (programma nazionale città metropolitane, imprese e competitività, infrastrutture e reti, ricerca e innovazione, cultura, istruzione e governance), ha ricordato il ministro. L'accordo di partenariato tra il nostro Paese e la commissione Europea stabilisce che gli interventi saranno finanziati a valere sui POR (Programmi operativi regionali) e sul Programma nazionale di sviluppo rurale, quest'ultimo di competenza del ministero delle Politiche agricole, ha continuato il rappresentante del governo. 
 
È stato anche previsto che un'adeguata quota del Fondo sviluppo e coesione vanga destinato proprio alla realizzazione di interventi di riduzione del rischio derivante dal dissesto idrogeologico (bonifiche, infrastrutture idriche ed ambientali strategiche), specificando in questo caso la "territorialità" diretta delle amministrazioni centrali, con particolare riferimento proprio al ministero dell'Ambiente nell'indirizzo e nella gestione di queste risorse. Tali risorse, come già previsto nella legge di Stabilità 2015, dovranno essere destinate ad obiettivi strategici relativi ad aree tematiche nazionali e saranno ripartiti dal CIPE entro il prossimo mese di aprile, ha concluso Galletti. 
 
In sede di replica il deputato Borghi si è detto "parzialmente soddisfatto" della risposta del ministro. E' necessario "lavorare in una logica proattiva rispetto alla questione del dissesto e non in una logica di intervento a valle" ha detto il parlamentare sottolineando l'importanza dell'impegno assunto dal governo di poter impegnare le risorse nel quadro comunitario di sostegno nella prossima programmazione.
 
Il ministero è chiamato a svolgere "un'azione di coordinamento più marcata e più consistente" ha detto il deputato. In questa ottica assumono un'importanza fondamentale sia il collegato Ambientale, che il Senato sta per varare, che il cosiddetto Green act, annunciato per il prossimo mese di marzo dal governo. 
Rosamaria Freda
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