07/02/2015 - 13:00

Differenziata: per i milanesi è utile alla collettività

In occasione del premio alla virtù civica "Panettone d'oro 2015" l'IPSOS ha indagato sul senso civico dei milanesi. Ne emerge che ai cittadini del capoluogo lombardo differenziare piace: cresce al 57% l'impegno personale nell'effettuare una corretta raccolta, mentre un milanese su due lo considera un gesto importante.
La gestione dei rifiuti domestici rivela chi sono i milanesi: persone attente all'ambiente e che vedono nel gesto quotidiano di differenziare un segno del proprio senso civico, perché utile a tutti, e non solo un miglior modo per smaltire i rifiuti. La pensa così l'89% dei milanesi, un dato in crescita rispetto all'anno scorso (+14%). È quanto emerge dalla ricerca IPSOS sul senso civico e di solidarietà dei Milanesi realizzata in occasione della 16esima edizione del Premio alla virtù civica "Panettone d'Oro" e presentata al Comune di Milano da Comieco, Amsa-Gruppo A2A e da un cartello di associazioni cittadine (Assoedilizia, Amici di Milano, Associazione SAO, Ciessevi, City Angels, Rotary Milano International, Coordinamento Comitati Milanesi e Legambiente). Il premio, patrocinato dal Comune di Milano e da Città metropolitana di Milano, è riservato a cittadini ed associazioni meritevoli del capoluogo lombardo e, da quest'anno, dell'hinterland milanese. Sul fronte dei benefici di una corretta raccolta, separare carta, vetro, alluminio, umido e plastica per il 43% del campione ha come principale effetto quello di diminuire il livello di inquinamento, mentre meno evidenti sembrano gli effetti dal punto di vista economico e quindi il risparmio per la collettività (29% nel 2015 vs il 32% del 2014). Per un milanese su 4 (l'anno scorso era il 30%) è un gesto che abitua i cittadini a pensare anche alla collettività.

Secondo i milanesi sono migliorati sia l'impegno quotidiano da parte dei cittadini nel differenziare (per il 57%, tre punti percentuali in più rispetto al 2014 e il valore più alto dal 2010) sia l'importanza attribuita alla raccolta differenziata (per il 50% del campione, l'anno scorso era il 49%). Se però guardiamo alla classifica generale dei comportamenti giudicati più gravi dal punto di vista del senso civico, non effettuare la raccolta differenziata si colloca solo all'ultimo posto (13%, in calo di 3 punti percentuali rispetto al 2014), mentre l'abbandono dei rifiuti in luogo pubblico viene condannato maggiormente: per il 35% del campione è il comportamento più grave, dietro corruzione (che mantiene il primato con il 73%, in crescita di 7 punti percentuali rispetto al 2014), evasione fiscale (56%) ed assenteismo sul lavoro (in aumento, 46% contro il 38% dello scorso anno). Tra gli altri comportamenti individuali considerati deplorevoli, in crescita la mancata segnalazione di danni involontari al legittimo proprietario (30%, era il 23% nel 2014), mentre diminuisce la gravità attribuita all'appropriarsi del denaro di un portafoglio trovato (25% contro il 30% dello scorso anno) e il viaggiare sui mezzi pubblici senza biglietto (18% contro il 23%).

In generale, la ricerca evidenzia come la percezione prevalente dei milanesi sia quella di un calo diffuso del senso civico tra i propri concittadini (57% degli intervistati contro un 14% di chi invece crede che sia aumentato), e di una sempre maggiore chiusura in se stessi (53%, contro il 45% dello scorso anno). Per incoraggiare il senso civico, per la maggioranza (39%) serve anzitutto educare al rispetto della collettività, poi aumentare i controlli (23%) e reprimere (20%). Ciò che mette un po' tutti d'accordo è l'idea che stabilire un premio per cittadini e associazioni sia d'aiuto nel favorire la cultura civica: è infatti così per il 67% degli intervistati, un dato è in crescita di 9 punti percentuali sul 2014.
Tommaso Tautonico
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