01/01/2013 - 01:00

Costruiamo Aqua Publica Italia

Giovedì 6 giugno, nella sede di Confservizi Cispel Lombardia, primo incontro promosso da Ianomi Spa fra i presidenti delle società pubbliche dell'acqua. L'obiettivo è riunire le aziende del settore per difendere il risultato del 13 giugno e valorizzare l'acqua come bene comune.
«La vittoria del no al referendum del 13 giugno è soltanto il punto di partenza. Adesso le società idriche pubbliche, per dare continuità alle istanze espresse da quel risultato ed esprimere al meglio le proprie potenzialità, devono dar vita ad Aqua Publica Italia, sul modello di quanto abbiamo realizzato con Aqua Publica Europea». Con questo messaggio Roberto Colombo, presidente di Infrastrutture Acque Nord Milano (Ianomi) Spa, ha invitato gli omologhi delle società pubbliche idriche operanti al nord a un incontro a Milano, giovedì 6 ottobre alle 14.00, nella sede di Confservizi Cispel Lombardia.

«L'obiettivo -spiega Colombo- è riunirci, all'interno di Federutility, in un gruppo che rappresenti le nostre sensibilità e quelle dei cittadini che hanno creduto e credono in noi. E questo per svolgere con più efficacia la nostra mission e interpretare ancor più puntualmente la volontà espressa dagli elettori attraverso il pronunciamento referendario di giugno. Dopo quattro mesi dal voto non dobbiamo abbassare la guardia sulla questione delle risorse idriche e della loro gestione. L'esito del referendum è stato un segnale chiaro: gli italiani hanno deciso che devono essere le società pubbliche a gestire il bene acqua; adesso le società pubbliche devono tradurre questa volontà in un servizio di qualità sempre più elevata».

L'incontro di giovedì è il primo -ne seguiranno altri nel centro-sud del Paese-, ed è significativo che si tenga a Milano, uno dei centri italiani promotori, attraverso le sue società idriche, di Aqua Publica Europea e città dell' Expo universale 2015. L'anno scorso, a Bruxelles, proprio Roberto Colombo, a nome di tutte le società italiane aderenti ad Aqua Publica Europea, aveva proposto l' acqua del rubinetto come bevanda ufficiale dell'Expo; idea ribadita durante la campagna referendaria e che acquista maggior forza alla luce della vittoria dei No.
Conclude Colombo: «Siamo consapevoli che le realtà societarie italiane non siano identiche, che operino in contesti anche profondamente diversi, ma proprio perché ci occupiamo di un bene comune come l'acqua sentiamo il dovere di lavorare tutte con criteri condivisi e orientati a difenderlo e valorizzarlo nell'interesse della collettività e dell'ambiente in cui viviamo».
Marilisa Romagno
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