01/01/2013 - 01:00

Costa Crociere ottiene la certificazione Green Plus

La nuova nave "Costa Favolosa" ha raggiunto l'ambito riconoscimento "Green Plus" dal Registro Italiano Navale (RINA). Acqua prodotta con dissalatori, raccolta differenziata, riciclo e risparmio energetico. Scopriamo assieme cosa rende questa nave così "greena".
Non parliamo di una nave qualunque, il suo nome "Costa Favolosa" rende perfettamente l'idea; 508 cabine, 594 con balcone privato, 56 suite, 5 ristoranti, 13 bar, 5 vasche idromassaggio, 4 piscine, una Samsara Spa, un Campo polisportivo, un ponte piscina con tetto di cristallo semovente e schermo gigante, ma anche cinema 4D, teatro su tre piani, casinò e discoteca, simulatore di Gran Premio, simulatore di golf, area PlayStation World. Oltre al lusso e al divertimento però questa nave ha un'anima "ecologica" che vale la pena sottolineare. Vediamo di che si tratta: il 100% dei rifiuti finiscono nella raccolta differenziata, l'acqua che si usa a bordo viene prodotta quasi tutta grazie a dissalatori, quando la nave è ferma in porto entra in azione il "cold ironing", che le permette di prelevare energia a terra per evitare di tenere accesi i motori.

Questi sono solo alcuni aspetti che rendono ecologica la Costa Favolosa; basti pensare che così come tutte le altre navi della flotta anche la nuova arrivata scarica tutte le acque nere e grigie oltre le 12 miglia dalla costa, le acque oleose vengono separate attraverso un doppio separatore e il loro contenuto viene anche verificato dal White Box che effettua una serie di analisi, come accade per le emissioni provenienti dai motori, dagli inceneritori e dai generatori. Le acque di sentina non vengono scaricate nel Santuario dei Cetacei, la zona del Mar Ligure (un'area di 100 mila km, all'incirca) dove si concentra un elevato numero di mammiferi marini. Una serie di adempimenti che sono previsti dalla norma Uni En Iso 14001/2004 che dettare i principi di costruzione delle navi Costa, società che è peraltro impegnata accanto al Wwf Italia per la protezione del mare, in particolare in un progetto di protezione del Mediterraneo, articolato in aree marine protette: Miramare a Trieste (Italia), Cabrera (Spagna), Cap d'Agde (Francia) e La Galite (Tunisia). Sempre collaborando con il WWF, Costa Crociere partecipa dal 2010 al progetto Repcet, un sistema informatico che studia i cetacei, puntando ad evitare collisioni con le navi. Infine, dal 2005 è attiva la collaborazione ad un progetto del Joint Research Centre della Commissione Europea, volto a monitorare i cambiamenti climatici in atto nella zona del Mediterraneo.

fonte: greenbiz.it
Tommaso Tautonico
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