01/01/2013 - 01:00

Contro la crisi puntare su qualità ambientale e cultura!

Lo dice la ricerca Smart di legambiente turismo presentata al X Euromeeting Internationale di Firenze, durante Art&Tourism, la prima fiera italiana che coniuga turismo e cultura. Dalle risposte di 203 imprenditori aderenti a Legambiente Turismo emerge la soddisfazione per la scelta compiuta: i turisti apprezzano, si riducono i costi e gli sprechi, si valorizza il territorio, si fidelizza la clientela e si qualifica il personale.
La ricerca SMART di Legambiente Turismo pubblicata integralmente sul sito www.legambienteturismo.it è una ulteriore e autorevole conferma che oggi più che mai è necessario diventare più sostenibili per consentire alle attività turistiche - ma anche alle destinazioni - di guardare al futuro. Ciò è tanto più vero per le piccole e piccolissime imprese - lo zoccolo duro dell'offerta turistica italiana ed europea - che devono migliorare la propria gestione ambientale per dare più qualità, inserendo anche i motivi di interesse e le occasioni di esperienza che il patrimonio culturale nazionale offre in abbondanza. Numerose ricerche già svolte a livello europeo suggeriscono che se una minoranza significativa di imprese turistiche cominciasse seriamente a far diventare le pratiche sostenibili "la norma", l'impegno in questa direzione crescerebbe esponenzialmente investendo ben presto la generalità del settore. "Ma nonostante le evidenze dei benefici derivanti dalle buone pratiche, - dice Sandra Sazzini, presidente di VISIT (l'associazione europea delle ecolabel del turismo) - i numeri delle strutture già concretamente coinvolte in pratiche sostenibili sono ancora assai modesti sia in Italia che in Europa. Purtroppo - ha aggiunto - le buone pratiche e, in generale, i percorsi di qualificazione ambientale sono spesso presentati in modo fuorviante o da fonti considerate scarsamente credibili dagli operatori turistici stessi, quando non addirittura associati a promesse eccessive. Ma gli imprenditori già "impegnati" nella difesa dell'ambiente possono diventare i testimoni più attendibili per far comprendere ai colleghi la fattibilità concreta delle buone pratiche e per comunicare vantaggi e difficoltà reali, suggerendo come superare le barriere più frequenti".

L'indagine SMART, svolta su un campione di 203 imprese italiane aderenti a Legambiente Turismo per valutare la sostenibilità ambientale nelle imprese e nelle destinazioni turistiche italiane, è ora disponibile in versione inglese per essere diffusa tramite NeCSTouR, la rete europea delle regioni guidata dalla Regione Toscana, di Legambiente Turismo fa parte come membro associato. Si di un campione significativo considerando che in Italia sono 800 in tutto le imprese turistiche con marchi ambientali ( di cui circa 400 aderenti a Legambiente Turismo con oltre 60mila posti letto)". Realizzato dal gruppo di lavoro allargato di Legambiente Turismo con i contributi di alcuni membri europei di NeCSTouR, il questionario SMART è stato somministrato nel corso delle verifiche in loco ed elaborato a livello statistico (da B. Casadio e M. Manicardi) presso dell'Università di Bologna. I dati ottenuti consentono di conoscere meglio la tipologia societaria delle imprese turistiche impegnate nelle buone pratiche, il loro percorso individuale o di rete, evidenzia i benefici ottenuti e le difficoltà incontrate e il livello di condivisione nella destinazione. Se ne individua anche la propensione ad investire e, indirettamente, la percezione dei turisti e la comunicazione che viene fatta verso l'esterno dalle strutture stesse. Ne emerge uno spaccato del settore fatto in gran parte (il 61%) di microimprese di grande qualità, con ottimi spunti di riflessione il 57% degli imprenditori intervistati riferisce che l'etica ambientale è importante per i turisti; il 35% afferma che i turisti cercano aziende con marchio ambientale affidabile; il 55% degli imprenditori parla di soddisfazione e apprezzamento dei turisti; il 54% dice di aver ridotto costi e sprechi; il 34% ritiene che la presenza di aziende di questo tipo valorizzi il territorio; il 15% dice anche che c'è un beneficio per il fatturato».

L'analisi condotta propone motivi di riflessione e di stimolo per tutti i soggetti interessati alle politiche di sostenibilità del turismo, a livello di imprese e di destinazione e, non da ultimo, anche per migliorare lo stesso progetto di Legambiente Turismo. Riuscire ad interpretare correttamente le potenzialità, i vincoli e le aspettative espresse dagli operatori turistici consente infatti anche all'associazione ambientalista di meglio indirizzare sforzi e risorse per ottenere prestazioni più efficienti rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale. Per Legambiente i temi dell'ospitalità ecosostenibile legata ad ambiente, territorio e cultura sono da sempre importanti. Il turismo "consapevole" e di "scoperta" capace di far ruotare intorno all'ospite quel patrimonio di natura, cultura, storia, enogastronomia e del saper fare, di cui è ricco il nostro Paese, rappresenta infatti un'opportunità di crescita per le comunità locali. E sono vincenti quelle esperienze che hanno saputo unire in azioni congiunte e lungimiranti le istanze espresse dagli operatori di settore, enti territoriali e mondo ambientalista e della cultura. A ciò si unisce l'offerta dell'innovazione tecnologica che in parte riesce a compensare l'impatto antropico proprio del turismo attraverso misure di efficienza energetica, di risparmio delle risorse e di mobilità a basso impatto ambientale. Tutto questo per un turismo che si fa sempre più consapevole e attento alla conservazione del patrimonio paesaggistico e culturale del territorio.
Marilisa Romagno
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