01/01/2013 - 01:00

Biodiversamente: un week-end fra scienza e natura

Il WWF lancia l'appello per fare della ricerca sulla biodiversità un'opportunità per il futuro e presenta la "mappa" di ricerche, curiosità e scoperte da musei scientifici e Oasi WWF di tutta Italia. Continua sul web la raccolta fondi per sostenere la ricerca scientifica sulla biodiversità. Il 22-23 ottobre iniziative gratuite fra scienza e natura in musei scientifici, acquari, orti botanici, parchi naturali e oasi wwf in tutta italia.
Ci sono gocce d'acqua del Mediterraneo di 5 milioni di anni fa, orme di dinosauro in provincia di Trento che rivoluzionano le conoscenze sulla preistoria italiana, squali tropicali fossili che nuotavano nel veronese, scheletri monumentali di proboscidati piemontesi, banche del "germoplasma" per conservare i semi di varietà locali, ma anche centraline di monitoraggio nelle Oasi WWF per studiare gli impatti dei cambiamenti climatici sui nostri ecosistemi, e le storie di pionieri della scienza ottocenteschi o della regina Vittoria d'Inghilterra, che in Liguria dipingeva le lucciole ai Giardini di Hanbury.
A pochi giorni da Biodiversamente, il Festival dell'Ecoscienza, non-stop di iniziative fra scienza e natura ideate dal WWF insieme all'Associazione Nazionale Musei Scientifici, il WWF presenta una variegata mappatura di collezioni, ricerche scientifiche e curiosità che da oggi si possono leggere, regione per regione, sul sito del WWF e che nel week-end del 22-23 ottobre tutti potranno toccare con mano partecipando alle centinaia di appuntamenti organizzati in tutta Italia in musei scientifici, orti botanici, acquari, parchi naturali e Oasi del WWF, veri e propri "musei" e centri di ricerca a cielo aperto. E dopo aver coinvolto i cittadini nella raccolta fondi per sostenere due nuove borse di studio sulla biodiversità italiana (tuttora in corso su www.wwf.it), l'Associazione lancia l'appello alle istituzioni perché il sostegno alla ricerca scientifica sulla biodiversità diventi una priorità concreta e un'opportunità di sviluppo per il nostro Paese.

Musei scientifici, acquari e orti botanici italiani conservano tesori insospettati ai più che "mantengono in vita" la natura di milioni di anni fa, quando l'Italia era popolata da dinosauri e pesci tropicali, raccontano le storie di esploratori, scienziati e sovrani illuminati che hanno aiutato il diffondersi della conoscenza scientifica, ma offrono anche innovativi strumenti didattici e divulgativi, come le installazioni interattive degli science center o la web-tv www.sperimentarea.tv, promuovendo la natura presso migliaia di visitatori l'anno. E come il WWF ha raccontato nelle scorse settimane, musei, acquari, orti e Oasi WWF sono anche il centro operativo di centinaia di ricerche scientifiche che, in Italia e in tutto il mondo, danno un contributo fondamentale alla conoscenza e alla tutela della biodiversità, tra spedizioni in aree inesplorate, nuove specie scoperte, monitoraggi e strategie di tutela, moderne tecniche di biologia molecolare e DNA barcoding per capire l'evoluzione che ha permesso alla vita di adattarsi ai cambiamenti del pianeta.
Ma il successo della ricerca sulla biodiversità "made in Italy" è un vero miracolo della natura, data la mancanza di fondi che rende l'intero settore a rischio estinzione, nonostante promesse anche recenti. La Strategia Nazionale per la Biodiversità, approvata nel 2010 dopo 15 anni di richieste e attese, identifica i Programmi di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale come strumenti d'intervento chiave, ma ad oggi il MIUR non ha ancora pubblicato i bandi 2010-2011 e fino al 2009 tali programmi non hanno finanziato specifici progetti di ricerca sulla conservazione della biodiversità.

Per accendere i riflettori sul problema e colmare almeno in parte questa lacuna, in occasione di Biodiversamente il WWF ha promosso il bando per due borse di studio sulla biodiversità italiana e una raccolta fondi sul web per sostenerle con l'aiuto di tutti. Un'iniziativa che ha riscosso anche l'attenzione del mondo delle imprese, in particolare quelle caratterizzate da un forte legame con l'utilizzo delle risorse naturali, come il gruppo Unilever, che per primo ha risposto all'appello a sostegno della ricerca e ha deciso di finanziare una delle borse di studio.

Biodiversamente, il Festival dell'Ecoscienza ideato dal WWF insieme all'Associazione Nazionale Musei Scientifici, è stato presentato oggi, al Museo Civico di Zoologia di Roma, insieme ai tre ricercatori italiani Franco Andreone (il record-man delle rane nel Madagascar), Alberto Zilli (l'uomo che legge le ali delle farfalle) e Fausto Barbagli (l'archivista della biodiversità), che hanno raccontato la propria storia ai ragazzi delle scuole di Roma, per spiegare alle generazioni che hanno in mano il futuro del pianeta il fascino e l'importanza di studiare e proteggere la biodiversità. Tra loro, i ragazzi del liceo scientifico Mamiani che gestiscono personalmente, insieme ai professori, un museo scientifico interno alla scuola. E proprio per suggellare questo incontro tra scuola e ricerca, WWF e ANMS hanno lanciato l'iniziativa "Ricercatore a scuola" che per tutto l'anno porterà nelle classi i grandi ricercatori italiani sulla biodiversità.
Sono centinaia le iniziative organizzate per Biodiversamente in musei scientifici, science center, orti botanici, parchi naturali e Oasi WWF di tutta Italia, che il 22 e 23 ottobre apriranno gratuitamente i battenti per un fine settimana di incontri, mostre, tour tematici insieme agli esperti, laboratori didattici per grandi e piccoli, proiezioni, osservazioni al microscopio, viaggi virtuali nel tempo e nello spazio. E domenica 23 è la volta delle Oasi WWF, veri e propri centri di ricerca e musei a cielo aperto, dove la biodiversità vive sicura. Info e programmi su www.wwf.it


Marilisa Romagno
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