01/01/2013 - 01:00

Asta terreni Tremiti: wwf, regione e parco prevedano inedificabilità aree

Speculazione mascherata come housing sociale. Dopo le elezioni amministrative dell'8 maggio, il nuovo sindaco trovi nuovi modi per ripianare il bilancio comunale e valorizzare bellezze delle Isole. La speculazione in numeri: 4,5 mln euro come ricavato della vendita; 10mila mq per una cubatura complessiva di 35mila m³ e circa 125 alloggi da 80 mq, a 150mila euro l'uno, per appena 486 abitanti. Tesoro naturalistico: fino agli anni '70 abitata dalla foca monaca, oggi ospita piccoli albatros, e altri uccelli come berta maggiore e berta minore.
Dopo l'asta deserta per la vendita dei terreni pubblici edificabili alle Isole Tremiti, il WWF chiede alla Regione Puglia e al Parco Nazionale del Gargano di mettere un punto fermo alla questione prevedendo l'inedificabilità di queste aree nel redigendo Piano Regionale Paesaggistico e nel Piano del Parco. Infatti, pur essendo vero che sia il Parco che la Regione Puglia avevano dato per motivi sociali parere favorevole alla variante urbanistica che avrebbe consentito la realizzazione di case popolari nel comune delle Isole Tremiti, la vicenda dell'asta dimostra inequivocabilmente come la questione si presti ad incontrollabili meccanismi speculativi. A dirlo sono i numeri. Il Comune infatti ha dichiarato di voler ottenere dalla vendita di queste aree un introito di 4,5 milioni di euro. Gli acquirenti dovranno rientrare di questo costo nel momento in cui, realizzate le case popolari, queste dovranno essere cedute agli aventi diritto. Per rientrare del costo dei suoli di 4,5 milioni sarà necessario prevedere la realizzazione di non meno di 10mila mq pari a circa 125 appartamenti di 80mq, ciascuno da porre in vendita a circa 150mila euro l'uno. Infatti solo realizzando una cubatura complessiva di circa 35mila metri cubi si raggiunge il punto di equilibrio tra i costi del suolo, di realizzazione degli immobili e il guadagno dell'impresa. La questione però è di altra natura: che se ne fanno le Isole Tremiti di 125 alloggi popolari quando gli abitanti censiti sulle isole sono complessivamente 486?

E' chiaro dunque che l'edificazione, mascherata come housing sociale, nasconde altri appetiti ed interessi e solo la luce dei riflettori che si è accesa sulla vicenda ha bloccato l'ennesimo scempio italiano. Dato che il commissario del comune delle Isole Tremiti scadrà con le elezioni amministrative del prossimo 8 maggio, il WWF auspica che il nuovo sindaco saprà farsi promotore di altri modi per valorizzare le bellezze delle Tremiti e ripianare i bilanci comunali. Il WWF ricorda che le Isole Tremiti (5 isole, di cui 3 disabitate, più qualche scoglio al largo della costa del Gargano) sono uno dei tesori naturalistici che mantengono ancora un aspetto selvaggio, in parte dovuto alla scarsità di spiagge che l'hanno sottratte al turismo intensivo, raggiunte d'estate da un turismo da diporto e da un moderato turismo residenziale. Tra le specie più importanti presenti nelle isole, ci sono la Berta maggiore e la Berta minore, uccelli marini, dei piccoli albatros che si riproducono nelle cavità delle isole rocciose. A loro è legato la leggenda dei guerrieri di Diomede, tanto che le isole sono anche dette Diomedee. Il richiamo notturno di questi uccelli quando tornano ai nidi ha richiamato nelle leggende i pianti dei guerrieri morti in battaglia. I fondali marini sono un paradiso per i sub e il parco ha realizzato una ventina di sentieri marini per poter osservare dentici, orate, astici, aragoste, cefali, cavallucci marini, polpi, seppie e cernie. Fino agli anni '70 qui vivevano le ultime foche monache dei mari italiani.
Tommaso Tautonico
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