01/01/2013 - 01:00

Ambiente: Pesticidi nel piatto 2011

Il rapporto annuale sui residui chimici negli alimenti "Pesticidi nel piatto" è il dossier che raccoglie i dati dei laboratori pubblici di Arpa, Asl e Isituti zooprofilattici relativi alla presenza di residui chimci nelle matrici alimentari, in particolare campioni ortofrutticoli e derivati come pasta, pane, vino e omogenizzati.
L'obiettivo è di fornire uno spaccato della situazione italiana sulla presenza dei residui chimici negli alimenti, derivanti dall'impiego di pesticidi in agricoltura. inoltre, con questo rapporto Legambiente tiene sotto attenta osservazione la normativa europea e la gestione dei controlli svolta dagli organismi proposti alle analisi. I pesticidi sono utilizzati in agricoltura, per difendere le colture da parassiti (organismi che vivono a spese di altri organismi) e in generale da popolazioni molto numerose di insetti che si nutrono di queste piante, nonché da funghi e da erbe infestanti. Tuttavia, il fatto che consentano di preservare la naturale crescita delle colture non ci autorizza a farne un uso spropositato e anzi Legambiente sostiene da sempre le pratiche agricole, che non fanno ricorso alla chimica o che prevedono un minor consumo di fitofarmaci. L'esposizione diretta o indiretta delle persone e dell'ambiente a tali sostanze, infatti, può avere effetti negativi, quali disturbi cronici e a lungo termine, particolarmente preoccupanti nei bambini, nelle persone anziane e nei lavoratori esposti spesso a tali sostanze. Sul piano ambientale possono essere causa di contaminazione dell'acqua, dell'aria o del suolo. Le molecole chimiche delle miscele possono disperdersi nell'aria e colpire l'organismo non bersaglio. Inoltre, raggiungendo le falde acquifere o penetrando nel suolo possono provocare danni alle vegetazioni spontanee o agli insetti utili. Per i piccoli mammiferi o gli insetti, infatti, queste molecole chimiche sono spesso molto tossiche.

fonte: Legambientepuglia
Tommaso Tautonico
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