01/01/2013 - 01:00

AIAB: Acqua bene comune essenziale anche in agricoltura

Giornata Mondiale Acqua, AIAB: "Acqua bene comune essenziale da gestire in modo pubblico, partecipato e responsabile. Anche in agricoltura. Motivo in più per promuovere il modello sostenibile bio"
"L'oro blu è un bene comune essenziale il cui accesso deve essere garantito a tutti i cittadini del mondo e la cui gestione deve essere pubblica, partecipata e responsabile. In agricoltura, settore che è di gran lunga il principale utilizzatore d'acqua, questo si traduce promuovendo modelli di sviluppo sostanibili, bio innanzitutto".

Queste le parole di Alessandro Triantafyllidis, presidente nazionale dell'AIAB, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua. "Il messaggio che l'acqua è un bene comune a uso e beneficio di tutti gli esseri viventi e una risorsa essenziale alla sovranità alimentare dei popoli che deve essere gestita in maniera democratica - commenta Triantafyllidis - è lo stesso che AIAB ha portato insieme a La Via Campesina al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia la scosa settimana. In quest'ottica è necessario contrastare ogni forma di privatizzazione e mercificazione della risorsa idrica, ed è anzi necessario garantire il libero accesso all'acqua come alla terra, alle sementi e alla biodiversità".

A livello mondiale circa il 70% dell'acqua prelevata da fiumi, laghi e falde sotterranee è destinato all'irrigazione. In Italia tale percentuale scende al 48%, mentre la media europea scende ulteriorimente al 24% . Numeri che evidenziano l'urgenza di razionalizzare le tecniche di utilizzo e le regole per l'accesso all'acqua ad uso agricolo, tenendo conto anche degli impieghi extra-agricoli e delle caratteristiche dei differenti contesti territoriali. L'agricoltura irrigua, invece, interessa solo il 20% delle terre fertili producendo il 40% delle derrate. La gran parte dell'agricoltura e dei sistemi pastorali si regge quindi solo sulle precipitazioni ed è esposto alla loro erraticità, come possono testimoniare i campi irrigati in questi giorni di inizio primavera per garantire la germinazione dei semi.

"A livello mondiale - conclude Alessandro Triantafyllidis -, dopo aver garantito l'integrità degli ecosistemi e la sicurezza idrica di ogni individuo, è indispensabile assegnare priorità all'impiego delle risorse idriche a favore di modelli di produzione e consumo che sappiano difendere l'integrità di tutto il ciclo dell'acqua. Nel settore primario un modello agroecologico come quello bio è il solo capace di tutelare gli ecosistemi e garantire un razionale utilizzo delle risorse naturali, acqua innanzitutto".
Marilisa Romagno
autore