16/09/2013 - 19:00

Agricoltura: urgente una nuova Politica agraria nazionale

Il presidente della Cia Politi alla Direzione dell'Organizzazione a Teramo, presente il sottosegretario alle Politiche agricole Castiglione: la riforma Pac impone scelte obbligate. Attendiamo fiduciosi che gli impegni assunti dal ministro De Girolamo divengano al più presto una concreta realtà.
"C'è sempre più bisogno di una nuova Politica agraria nazionale. La recente intesa sulla Pac impone al più presto questa scelta, che è una strada obbligata. Il settore primario, con le nuove sfide europee e internazionali e le difficoltà congiunturali, ha necessità impellente di strategie mirate, di misure efficaci in grado di dare prospettive certe di sviluppo e competitività per le imprese, oggi sotto il peso di costi opprimenti e di una burocrazia asfissiante". Lo ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi alla Direzione nazionale dell'Organizzazione agricola svoltasi a Teramo nell'ambito della VII Festa nazionale dell'Agricoltura e alla presenza del sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione.

"Una rinnovata politica agricola nazionale -ha rilevato Politi- non è un puro desiderio, ma un percorso indispensabile. Non a caso, la Cia da tempo chiede lo svolgimento di una Conferenza sull'agricoltura dove poter discutere le linee-guida per imprimere un deciso cambiamento e per rispondere alle esigenze di un settore, quello agricolo e agroalimentare, che può svolgere un ruolo determinante per la ripresa del Paese". "Il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo -ha aggiunto il presidente della Cia- si sta impegnando concretamente e ha preso precisi impegni. Per ciò che ci riguarda abbiamo avanzato delle proposte e chiesto l'apertura ufficiale di un Tavolo per parlare dei temi alla base di un cambio di marcia nella strategia per l'agricoltura. Questo perché l'Italia non ha da decenni una politica agricola efficace e anche se ultimamente il tiro è stato corretto, c'è ancora molto da fare per metterci al livello degli altri paesi".

"Attediamo fiduciosi che questi impegni vengano mantenuti, attraverso l'avvio di un serio e articolato confronto tra le istituzioni e l'intera filiera agroalimentare. Per tale ragione -ha rimarcato Politi- esprimiamo forte preoccupazione per i rischi di una crisi di governo che avrebbe effetti devastanti sull'economia e sull'intero sistema imprenditoriale, soprattutto sull'agricoltura che, in questi ultimi mesi, ha cominciato a registrare segnali negativi, dopo gli incoraggianti risultati ottenuti sul fronte del Pil, dell'occupazione e dell'export agroalimentare made in Italy".
Tommaso Tautonico
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