01/01/2013 - 01:00

Acqua: bene prezioso ma sempre più caro

Dai dati contenuti nel Blue Book, il rapporto sul settore idrico in Italia redatto dal centro studi Utilitatis in collaborazione con Anea (Associazione nazionale autorità e enti di ambito), l'acqua è un bene sempre più caro.
Il Blue Book, giunto alla sua sesta edizione, fotografa in questo settore un sostanziale aumento della spesa media delle famiglie italiane (6,5% in più tra il 2008 e il 2010, ma con un più 4,2% soltanto nell'ultimo anno).

Questa, si assesta infatti ora sui 134 euro l'anno per un consumo di 100 metri cubi e sui 201 euro se si raggiungono i 150 metri cubi, ovvero la fascia più comune.
La Toscana è la regione in cui si rilevano gli esborsi più elevati (193 euro l'anno per un consumo di 100 mc e 301 per 150 mc), seguita da Liguria (rispettivamente 178 e 258 euro l'anno) ed Emilia Romagna (173 euro e 270 euro).

La spesa più contenuta, invece, si ha in Molise (43 euro l'anno per 100 mc e 73 per 150 mc) e in Lombardia (rispettivamente 60 e 91 euro).
Nonostante gli aumenti, però, l'acqua continua ad essere in Italia uno dei servizi più economici, incidendo molto mendo rispetto a trasporti, energia e anche alle sigarette (solo 0,8% sulla spesa media mensile di una famiglia di tre componenti).

Ma, nonostante le previsioni di ulteriori aumenti, l'Italia rimane un paese competitivo sul fronte delle tariffe dell'acqua.
É quanto emerge da un confronto delle spese sostenute nel 2009 da un nucleo di tre persone in 14 città del mondo: Roma, con i suoi 204 euro l'anno si piazza al terzo posto preceduta solo da Buenos Aires (28,78 euro) e Fiume (188,78 euro).
Fanalino di coda Berlino con una spesa di quasi 1000 euro l'anno.
Lisa Zillio
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