01/01/2013 - 01:00

Turismo sostenibile e protezione ambientale in Europa

Il turismo sostenibile in Europa genera un giro d'affari notevole, proporzionale pero' ai danni dati da inquinamento, rifiuti e cambiamenti climatici; un quadro allarmante, questo, da cui emerge la necessita' di trovare una politica di gestione adeguata alle sfide ambientali che ci troviamo oggi ad affrontare.
Gunter Verheugen, vicepresidente della Commissione Europea e responsabile per la politica d'impresa e d'industria, ha spiegato che il futuro di questo settore "dipendera' dalla sua capacita' di preservare e rinforzare le sue risorse attraverso la giusta combinazione di sviluppo sostenibile e innovazione".
Proprio per questo la Commissione Europea ha approvato nell'ottobre 2007 'l'agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo'.
Questa nuova politica sottolinea il bisogno di "cercare il giusto equilibrio tra uno sviluppo autonomo delle destinazioni e la protezione del loro ambiente da una parte, e lo sviluppo di un'attivita' economica competitiva dall'altra".
Inoltre, la Commissione ha promosso il lancio di Eden, il progetto delle destinazioni europee dell'eccellenza, che sostiene la creazione di modelli di sviluppo del turismo sostenibile nell'Unione Europea attraverso competizioni nazionali annuali.
Questi eventi hanno come risultato l'elezione di una "destinazione d'eccellenza" per ogni paese partecipante e, d'accordo con la Commissione, "migliora la visibilita' di destinazioni europee emergenti, crea una piattaforma per lo scambio di good practices in Europa e promuove i collegamenti tra le destinazioni premiate".
In sintesi, quindi, la soluzione e' promuovere la pratica di un turismo sostenibile.
Un impegno che l'Assemblea delle Regioni Europee (Aer) ha assunto gia' dalla meta' degli anni 90 con la creazione del gruppo di lavoro che puntava a definire 'Standard di qualita' ambientali nel turismo'.
Uno dei primi progetti concreti di turismo sostenibile e' stato la creazione dell'etichetta 'Village+' nel 2005.
"Questa iniziativa e' stata la risposta alla domanda dei cittadini di dare alle politiche ambientali lo stesso peso di quelle economiche e sociali a livello regionale, nazionale ed europeo", dice Thomas Carlsson manager del turismo Aer.
In particolare, l'etichetta 'Village+' e' stata data a quei territori in Europa che hanno adottato una strategia pro attiva a favore dello sviluppo ecosostenibile.
"Per ottenere l'etichetta almeno 100 membri delle comunita' devono impegnarsi ad agire in maniera eco sostenibile ogni giorno, soprattutto in termini di stoccaggio dei rifiuti, risparmio d'energia e d'acqua" spiega Carlsson.
Alan Clarke, professore all'Universita' di Pannonia, invece ritiene necessario che "il turismo recuperi una sua dimensione locale anziche' nazionale", auspicando anche "un coinvolgimento diretto delle persone del luogo, come testimonial di tale tradizione".
 
Lisa Zillio
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