03/02/2016 - 18:48

Trivelle, Alfano: no ad accorpamento referendum-amministrative. Scotto (Sel): scelta politica

Sarà difficile, se non impossibile, che il referendum sulle trivelle venga accorpato alle elezioni amministrative previste per il prossimo mese di giugno.
Ad affermarlo è stato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, rispondendo, nel corso del Question time che si è tenuto oggi alla Camera, a un'interrogazione con cui un gruppo di deputati gruppo Sinistra Italiana - Sinistra Ecologia Libertà (primo tra tutti Arturo Scotto) hanno chiesto al governo di accorpare il voto referendario in materia di trivellazioni con il primo turno delle elezioni amministrative previste per giugno 2016
 
La possibilità di indire nelle stesso giorno le consultazioni referendarie e le elezioni amministrative incontra una serie di difficoltà di natura tecnica ed amministrativa, come la diversa composizione degli uffici elettorali, la ripartizione degli oneri e l'ordine di successione delle operazioni di scrutinio, ha spiegato Alfano. Le norme in materia prevedono per esempio che l'ufficio di sezione sia composto da quattro scrutatori per le consultazioni amministrative, mentre per quelle referendari ne sono previsti tre. Manca inoltre "un criterio legislativo per la distribuzione del peso finanziario della consultazione referendaria, che, ovviamente avendo carattere nazionale, finirebbe per coinvolgere una platea più ampia di amministrazioni locali rispetto a quelle che andranno a rinnovare i loro organi elettivi nella prossima finestra elettorale", ha precisato ancora Alfano. 
 
Non solo. In caso di contemporaneo svolgimento di più consultazioni elettorali, è sempre la legge a determinare l'ordine di scrutinio per evitare ogni discrezionalità, ha detto ancora il ministro aggiungendo che "l'assenza di disposizioni specifiche sull'accorpamento tra referendum ed elezioni amministrative renderebbe inevitabile, pertanto, un intervento di carattere legislativo, non avendo né il governo né il ministro dell'interno alcun potere decisionale per disporre autonomamente e con strumenti amministrativi l'abbinamento delle due diverse consultazioni".
 
"Il nostro Premier, da qualche giorno, sta discutendo animatamente in Europa per ottenere qualche margine di flessibilità sui conti - pochi spiccioli, per la verità, rispetto alla montagna di iniziative che dovrebbe fare questo Governo per rilanciare la crescita e gli investimenti - e noi ci consentiamo addirittura di non procedere a un accorpamento tra referendum ed elezioni amministrative, che farebbe risparmiare a questo Paese 300 milioni di euro, cifra non smentibile" ha detto in sede di replica il deputato Scotto, dichiarandosi non soddisfatto delle risposta ricevuta dal ministro.  
 
Ma non è tutto. Secondo il parlamentare "c'è una verità politica, c'è un timore molto forte, che attraversa le stanze di Palazzo Chigi e i ministeri, rispetto alla possibilità che si celebri questo referendum e che venga spazzata via definitivamente quell'idea, dentro lo «sblocca Italia», che cancella qualsiasi autonomia del territorio e delle regioni e, contemporaneamente, mette in discussione un modello di sviluppo che metta al centro l'ambiente e le energie rinnovabili, mentre voi, invece, scegliete ancora la strada delle trivelle del petrolio"
Rosamaria Freda
autore