27/05/2014 - 19:40

Terna: sì a nomina Bastioli a presidente. No a 'clausola di onorabilità'

Novità per Terna. L'assemblea degli azionisti della società, che si è riunita oggi a Roma, ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2013 e deliberato il dividendo di 20 centesimi di euro per azione per l'intero esercizio 2013.
A renderlo noto è un comunicato pubblicato sul sito di Terna che annuncia tra l'altro l'approvazione delle modifiche statutarie connesse alle disposizioni in merito alla certificazione di Terna quale "gestore del sistema di trasmissione" dell'energia elettrica e la politica adottata per la remunerazione.
 
Ma la novità di maggior rilievo riguardano le nomine di Catia Bastioli a presidente del nuovo Consiglio di amministrazione per il triennio 2013-2016 e Matteo Del Fante a nuovo amministratore delegato. La Bastioli e Del Fante sostituiranno rispettivamente Flavio Cattaneo e Luigi Roth.
 
Gli altri componenti del Cda saranno: Simona Camerano, Carlo Gandolfo Cerami, Fabio Corsico, Stefano Saglia (tratti dalla lista presentata dall'azionista di maggioranza relativa Cassa Depositi e Prestiti), Cesare Calari, Gabriella Porcelli e Luca Dal Fabbro (provenienti dalla lista presentata da un raggruppamento di azionisti formato da società di gestione del risparmio e altri investitori istituzionali). 
 
Il compenso che spetterà alla Bastioli e agli altri Consiglieri del Cdm è stato deliberato nella misura, rispettivamente 50mila e 35mila euro annui lordi, oltre al rimborso delle spese sostenute, continua la società. Queste cifre sono il frutto dell'applicazione delle norme del cosiddetto 'decreto del Fare' che prevede un taglio del 25% della remunerazione complessiva dell'amministratore delegato rispetto a quello applicato nel corso del mandato precedente.
 
Ma non è tutto. L'assemblea di Terna ha bocciato la proposta di inserire nello statuto aziendale la cosiddetta clausola di onorabilità degli amministratori. La clausola, voluta dall'ex ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, prevede l'ineleggibilità o la decadenza degli amministratori nel caso di condanna, anche non definitiva o rinvio a giudizio per una serie di reati, tra cui le norme che disciplinano l'attività bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa, delitti contro la pubblica amministrazione, il patrimonio e in materia tributaria. 
Rosamaria Freda
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