11/01/2014 - 18:00

Terna, nel 2013 in crescita le fonti rinnovabili

Energia, secondo i dati 2013 comunicati da Terna, guidata dall'AD Flavio Cattaneo, il peso delle fonti rinnovabili sale al 30%.
Energia, secondi i dati 2013 comunicati da Terna, guidata dall'AD Flavio Cattaneo, il peso delle fonti rinnovabili sale al 30%. Nel 2013 la domanda di energia elettrica - soddisfatta per l'86,7% con produzione nazionale - vede per il 56,8% produzione termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica e 7,0% fotovoltaica e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. Si consuma sempre meno elettricità, si usano sempre di più le rinnovabili. Questo ci dicono i dati sulla domanda di energia in Italia per il 2013. Si tratta del secondo peggior anno dall'inizio della crisi (battuto solo dal 2009), ma soprattutto si tratta del secondo calo consecutivo. A dimostrazione di come la diminuzione della domanda di energia elettrica sia ormai da considerare un calo strutturale. Un dato che si spiega sia con il calo dovuto alla minor produzione industriale, sia ai miglioramenti nel campo dell'efficienza energetica. Allo stesso modo, bisogna valutare il dato sulle energie rinnovabili, che ormai coprono attorno al 30% del fabbisogno complessivo.

Ma andiamo con ordine, partendo dai dati principali che sono stati comunicati da Terna, la società che si occupa del "dispacciamento" dell'energia elettrica in Italia, guidata dall'AD Flavio Cattaneo. Per il secondo anno consecutivo la domanda di elettricità in Italia registra un segno meno: la flessione è stata del 3,4% rispetto al 2012, che a sua volta aveva chiuso con un calo dell'1,9% sul 2011. Si tratta del calo più consistente da inizio secolo dopo quello del 2009, quando il decremento sull'anno precedente fu pari al 5,7%. All'interno dei dati, c'è poi il capitolo rinnovabili. Le energie verdi soddisfano sempre di più la domanda, a scapito dei produttori tradizionali, in particolare il termoelettrico (gas e carbone).

Secondo le stime di Terna, nel 2013 la domanda di energia elettrica - soddisfatta per l'86,7% con produzione nazionale - vede per il 56,8% produzione termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica e 7,0% fotovoltaica e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (277,4 miliardi di kWh) è in diminuzione del 3,6% rispetto al 2012. In aumento le fonti di produzione idroelettrica (+21,4%), fotovoltaica (+18,9%), eolica (+11,6%) e geotermica (+1,0%); in calo invece la fonte termoelettrica (-12,0%). A livello territoriale le flessioni più consistenti si registrano in Sardegna (-16,4%) e nella macroarea del nord-ovest (-7,8%) che include Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta. Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2013, la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,1 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 2,2% rispetto a dicembre dello scorso anno.

FONTE: Repubblica
Marilisa Romagno
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