01/01/2013 - 01:00

Strategia Energetica Nazionale: il Paese ne ha veramente bisogno?

Dove si può fare realmente efficienza energetica? Quanto incentivare le fonti rinnovabili? C'è un futuro per il carbone? Quali sono le infrastrutture necessarie? Quale sarà il ruolo della ricerca nel futuro dell'energia? Questi ed altri sono i principali quesiti che si rincorrono per indirizzare le politiche energetiche di un Paese. E' possibile un affronto sistematico ed è opportuno dotarsi di strumenti di indirizzo e programmazione?
Le questioni energetiche del Paese sono state esaminate questa mattina nel seminario organizzato dalla Fondazione EnergyLab in collaborazione con Assolombarda sul tema "Strategia Energetica Nazionale: il Paese ne ha veramente bisogno?". Oltre 200 gli esperti del settore presenti ad ascoltare e dialogare. Durante il workshop sono stati illustrati e discussi i punti (12 raccomandazioni) che il Comitato Scientifico della Fondazione ha individuato come prioritari per avviare la stesura di una Strategia seria e funzionale: assicurare chiarezza negli obiettivi di scenario anche temporali, valorizzare il mix energetico, indicare le modalità che garantiscono la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, coinvolgere l'industria energetica nazionale, vera leva competitiva per il Paese, indirizzare gli investimenti in infrastrutture con incentivi ragionati e stabili, portare a compimento un modello di Governance pubblica.
Lo spirito della mattinata è stato quello di intavolare una discussione nazionale, laica e pragmatica, introdotta da Guido Bortoni, Presidente dell'Autorità per l'Energia elettrica e il gas e Carlo Corazza della Commisione Industria e Imprenditoria UE. Dopo la presentazione dello studio di EnergyLab illustrato dagli esponenti delle 5 università milanesi, è seguita la tavola rotonda in cui si sono alternati i rappresentanti delle utilities, del mondo politico, istituzionale, delle associazioni e dei consumatori.
Marilisa Romagno
autore