28/04/2015 - 19:30

Social Footprint: la prima certificazione sociale di prodotto

Comunicare in maniera efficace al consumatore il proprio impegno in termini di sostenibilità è un'esigenza particolarmente sentita dalle aziende. Anche a seguito di recenti disposizioni di legge, le imprese sono chiamate a perseguire azioni di trasparenza sulle modalità di realizzazione di un prodotto coinvolgendo l'intera filiera produttiva.
Da oggi, e per la prima volta, per il consumatore sarà più semplice scegliere un prodotto grazie alla Social Footprint - Product Social Identity, la prima certificazione che valuta l'impronta sociale di un prodotto e servizio, valorizzando l'organizzazione, le persone, la manifattura e la filiera. L'etichetta, riportata direttamente sul prodotto, permetterà al consumatore di avere accesso in tempo reale a una serie di informazioni sulla tipologia dell'organizzazione produttrice e sui suoi dipendenti: ad esempio quanti uomini e quante donne impiega, l'età, la tipologia di mansioni svolte ecc. Verranno, inoltre, riportate anche informazioni sull'origine dei fornitori (sia per quanto riguarda le materie prime, sia per quanto riguarda i processi produttivi) e sulle nazionalità coinvolte.

Frutto della collaborazione di un gruppo di lavoro di cui fanno parte, tre dei principali organismi di certificazione -Bureau Veritas, Certiquality, DNV GL Business Assurance-la Certificazione Social Footprint - Product Social Identitysi pone l'obiettivo di coinvolgere il consumatore in scelte di acquisto più consapevoli e di supportare le imprese produttrici in una comunicazione più trasparente al mercato, stimolando il miglioramento delle condizioni etico-sociali tra tutti gli attori della filiera.

Certificare la propria Social Footprint valorizza l'organizzazione, le persone e la filiera permettendo al contempo di soddisfare le crescenti richieste di trasparenza da parte del mercato in materia di sostenibilità della produzione. I consumatori di oggi sono sempre più attenti quando si tratta di scegliere cosa acquistare. Sapranno sicuramente premiare le aziende che forniscono informazioni chiare e trasparenti. Un Comitato di stakeholder, a cui hanno già aderito rappresentanti di Governo e di organizzazioni no-profit, è stato coinvolto per la valutazione dell'efficacia dello schema di certificazione. Aziende primarie appartenenti a diversi settori, dalla produzione, alla distribuzione, ai servizi hanno aderito alla fase pilota del progetto.
Tommaso Tautonico
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