01/01/2013 - 01:00

Pompe di calore e risparmio energetico: il punto di vista di AiCARR

L'utilizzo di pompe di calore ad aria per la climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti sta sostituendo, in modo crescente, il classico abbinamento caldaia-gruppo frigo, per questo motivo AiCARR ha deciso di affrontare questo tema di grande attualità nel campo delle energie rinnovabili.
La legislazione recente, italiana ed europea, ha fortemente incentivato il ricorso ad energie rinnovabili. La Direttiva Europea 2009/28/CE e il recente Decreto Legislativo 3 marzo 2011 n. 28 riconoscono l'energia aerotermica come energia ottenuta da fonti rinnovabili. Per tale motivo, l'utilizzo di pompe di calore ad aria per la climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti sta sostituendo, in modo crescente, il classico abbinamento caldaia-gruppo frigo. Nel marzo 2011 è stato infatti pubblicato il decreto n. 28 sulle fonti rinnovabili e termiche; esso si aggiunge a un precedente provvedimento legislativo approvato dal Parlamento europeo e volto conseguire per il 2020 l'obiettivo del 20-20-20: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili.

Michele Vio,
Presidente di AiCARR, Associazione Italiana Condizionamento dell'Aria, Riscaldamento, Refrigerazione, traccia un breve ritratto delle pompe di calore: "Quella delle pompe di calore è una tecnologia matura che nel nostro paese ha avuto una larga diffusione negli ultimi 30 anni; in questo settore l'industria italiana è leader mondiale al pari dei costruttori giapponesi e statunitensi. Fino ad ora le pompe di calore sono sempre state utilizzate in impianti medio-grandi dove la climatizzazione estiva ha un'importanza pari a quella del riscaldamento invernale. Da poco tempo vengono anche utilizzate nei piccoli impianti residenziali in alternativa o in abbinamento alle caldaie. In futuro questa tendenza sarà aumentata in virtù del Decreto 28/11 che prevede che, a partire da giugno 2012, nei nuovi edifici sarà necessario coprire il 20% del fabbisogno termico totale con energia prodotta da rinnovabili, percentuale che salirà al 50% nel 2017. Le pompe di calore sono infatti in grado di fornire energia termica con una percentuale di sfruttamento delle fonti rinnovabili dal 65 a oltre l'80%. Sono però anche generatori molto diversi dalla caldaia tradizionale e di questo bisogna tenere conto nella progettazione dell'impianto che deve essere di conseguenza adeguata.

Analogamente deve essere curato l'aspetto economico per far sì che l'indubbio risparmio energetico sia accompagnato anche da tempi di ritorno dell'investimento più brevi possibile. Si tratta di argomenti tanto complessi quanto interessanti che affronteremo nei minimi dettagli nel corso del Seminario di aggiornamento tecnico organizzato da AiCARR nell'ambito di Mostra Convegno Expocomfort, che si terrà a Milano dal 27 al 30 marzo". Durante il Seminario dal titolo: "Gli impianti a pompa di calore: cosa cambia alla luce del D. Lgs. 28/11", tenuto da Michele Vio, saranno fornite utili indicazioni per il corretto dimensionamento degli impianti e dei terminali ambiente. Saranno inoltre illustrati i criteri per la scelta della pompa di calore facendo riferimento anche al calcolo del Qrenn, secondo quanto indicato nell'All. 1 del D.Lgs. 28/11.
Marilisa Romagno
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