01/01/2013 - 01:00

Nuovi standard di emissioni CO2 per veicoli commerciali

"Alla fine ha vinto la lobby dei costruttori automobilistici, che per tutto il 2010 ha fatto fortissime pressioni per ridurre i costi degli interventi di miglioramento dell'efficienza dei veicoli commerciali leggeri nell'uso dei carburanti, adducendo a motivazione la crisi economica".
Così Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, commenta gli standard di efficienza dei carburanti e di emissioni di CO2 per i veicoli commerciali leggeri approvati nei giorni scorsi dal Parlamento europeo, che prevedono un limite di 175 grammi di CO2 per chilometro dal 2017, limite che diminuirà a 147 grammi di CO2 per chilometro dal 2020. "I target di 135 grammi di CO2/Km entro il 2020 della proposta originaria sono stati fortemente indeboliti - prosegue Ciafani - nonostante gli stessi costruttori abbiano dichiarato a fine anno un rialzo delle vendite a livelli record e la fine della crisi economica del settore".

Secondo una ricerca condotta dal network europeo Transport&Environment, di cui Legambiente è partner, i costi per intervenire sull'efficienza dei furgoni non sono proibitivi, ma i costruttori negli ultimi anni hanno preferito investire nella potenza dei motori e non nell'efficienza nell'uso dei carburanti. Recenti studi confermano che sono raggiungibili i target ben più restrittivi proposti da Transport&Environment e Legambiente, di 160 grammi di CO2 per km entro il 2015 e di 125g CO2/km entro il 2020. Infatti, basterebbe tornare a utilizzare motori di potenza inferiore, come quelli impiegati nel 1997, per avere un taglio delle emissioni del 16% e dei costi di acquisto del 10%.

Il risultato si ottiene attuando leggeri cambiamenti nei modelli attualmente a disposizione, senza dover intraprendere modifiche tecniche profonde e costose e con una riduzione finale dei costi anziché un aumento. Nel settore dell'automobile l'adeguamento agli standard fissati tramite la riduzione delle dimensioni e della potenza del motore, per rispettare le norme e risparmiare sui costi, è già in atto. "Una maggiore efficienza nell'uso dei carburanti, oltre a ridurre le emissioni di CO2 e la dipendenza dal petrolio - conclude Ciafani - porterebbe, anche, a un notevole risparmio per le piccole imprese, che hanno spesso in questa voce una delle uscite maggiori del proprio bilancio".
Tommaso Tautonico
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