14/12/2023 - 13:10

Nespresso e Banco Alimentare:dal riciclo di capsule di caffè 1mln di piatti di riso per chi ne ha bisogno

Dal caffè esausto delle capsule in alluminio nasce il compost usato come ammendante per una risaia italiana che, in 12 anni, ha permesso di donare l’equivalente di oltre 6 milioni di piatti ai Banchi Alimentari di Lombardia, Lazio, Piemonte e da quest’anno anche Puglia.

 

Nespresso e Banco Alimentare

Nespresso conferma anche per il 2023 il proprio impegno al fianco di Banco Alimentare della Lombardia, del Lazio, del Piemonte e, da quest’anno, della Puglia e della Daunia, e celebra insieme a Fondazione Banco Alimentare un traguardo importante e un nuovo punto di partenza: 1 milione di piatti di riso equivalenti donati solo nel 2023 grazie al progetto “Da Chicco a Chicco”, per un totale di 900 quintali di riso.

Il sistema, creato da Nespresso nel 2011, promuove e consente la raccolta e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio esauste, con l’obiettivo di riportare a nuova vita i due materiali di cui sono composte, l’alluminio e il caffè, facendo in modo che possano trasformarsi in una risorsa non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità, con un impatto concreto sul territorio e le persone. Grazie a una collaborazione sancita da un protocollo di intesa con CIAL, Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” permette infatti ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nelle Boutique Nespresso o in isole ecologiche convenzionate in tutta Italia, per un totale di oltre 170 punti di raccolta in più di 80 città italiane. Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata grazie a specifici accordi locali, le capsule esauste vengono trattate affinché i due materiali che le compongono vengano separati e avviati a riciclo. Mentre l’alluminio viene fuso e trasformato in nuovi oggetti, come penne, biciclette o coltellini, è il caffè che diventa compost per il terreno di una risaia italiana, da cui nasce il riso che Nespresso riacquista e dona da 12 anni al Banco Alimentare. Nel 2023, l’obiettivo raggiunto di 1 milione di piatti, grazie anche all’ingresso della regione Puglia, consentirà il supporto a più di 2.500 strutture caritative con un incremento del 14% rispetto alla quantità di riso distribuita nel 2022. Tra le strutture supportate: case di accoglienza, unità di strada, mense e spazi dedicati al supporto delle oltre 500.000 persone in difficoltà attraverso consegne dedicate e pacchi solidali.

“Da Chicco a Chicco nasce 12 anni fa come sistema proprietario di Nespresso – spiega Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana - per dare una seconda vita alle capsule di caffè in alluminio usate che, in Italia, non sono considerate come imballaggio per la presenza dei residui di caffè all’interno anche dopo il loro uso, e quindi non risultano riciclabili nella normale raccolta differenziata domestica. Inoltre, per la loro leggerezza e dimensioni ridotte, le capsule non sono rilevate dalla maggior parte degli impianti di riciclo in Italia, rischiando così che non vengano recuperate. Il nostro impegno punta quindi a generare due nuove risorse, l’alluminio - materiale infinitamente riciclabile - e il caffè esausto, ideale come fertilizzante per il riso che doniamo a Banco Alimentare, a supporto delle tante persone che ne hanno bisogno”

In 12 anni il progetto ha permesso di donare oltre 5.600 quintali di riso, l’equivalente di oltre 6 milioni di piatti (1 piatto = 90gr) da destinare alle strutture caritative attraverso la collaborazione con i Banchi Alimentari della Lombardia, del Lazio, del Piemonte e, ultime arrivate, le due realtà della Puglia, Banco Alimentare della Puglia ONLUS e il Banco Alimentare della Daunia “Francesco Vassalli”. Rispettivamente nel 2023 sono in fase di distribuzione circa 470 quintali in Lombardia (530.000 piatti) 224 quintali nel Lazio (250.000 piatti), oltre 90 quintali in Piemonte (100.000 piatti) e circa 110 quintali in Puglia (120.000 piatti), per un totale di 1 milione di piatti di riso equivalenti.

Questa lodevole iniziativa è un esempio di come le sinergie fra realtà profit e non profit possano aiutare, per rispondere da un lato, in una logica di vera sussidiarietà, all’aumento di richieste di aiuto alimentare e dall’altro alla salvaguardia dell’ambiente. Siamo felici di veder crescere questo progetto di anno in anno e ringraziamo Nespresso per la volontà di coinvolgere sempre più sedi di Banco Alimentare sul territorio, ha commentato Giovanni Bruno, Presidente di Fondazione Banco Alimentare. Traguardi importanti, quelli ottenuti quest’anno con la distribuzione dei 900 quintali di riso ottenuti che potranno essere sulle tavole di chi ne ha più bisogno nelle prossime settimane attraverso il Banco Alimentare, e che si sommano ai dati relativi al riciclo delle capsule Nespresso nel primo semestre del 2023, che segna un +7% a livello nazionale rispetto allo stesso periodo del 2022, consentendo di rimettere in circolo quasi 60 tonnellate di alluminio e oltre 600 tonnellate di caffè esausto, entrambe risorse pronte per essere riutilizzate.

«Il programma “Da Chicco a Chicco e nello specifico il momento delle donazioni di riso a Banco Alimentare rappresentano per noi la concretizzazione dell’impegno nel prenderci cura dell’Italia e delle persone che qui, nel nostro territorio, hanno più bisogno di un supporto concreto – continua Silvia Totaro - È un progetto che anno dopo anno ci impegniamo a far crescere con investimenti che hanno finora superato gli 8 milioni di euro, mettendo il sistema a disposizione di un numero sempre crescente di persone in Italia, aumentando i punti di raccolta e i comuni dove è possibile riportare le capsule usate e generando sempre nuove risorse.“Da Chicco a Chicco” è parte del più ampio impegno di Nespresso nel nostro Paese, il programma “Nespresso per l’Italia”, che vede l’azienda in prima linea in diverse iniziative sul territorio, nella piena consapevolezza che il caffè possa essere una forza davvero positiva per la circolarità, il clima e le comunità. Un impegno confermato dalla certificazione B Corp ottenuta da Nespresso a livello globale e dallo status giuridico di Società Benefit in Italia, con l’obiettivo di perseguire un modello di business sostenibile, affiancando alla finalità di profitto quelle di beneficio comune.

Marilisa Romagno
autore
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