01/01/2013 - 01:00

Pesca sostenibile: Mareblu diventa partner di Legambiente

Prima volta in Italia che un'associazione ambientalista collabora con un rilevante marchio del tonno. Il percorso di sostenibilità e gli impegni ambientali dell'azienda hanno convinto il "cigno verde". Tra le varie attività previste, un sostegno al centro recupero tartarughe marine di Manfredonia e a "Spiagge e fondali puliti".
Mareblu, terzo marchio nel mercato italiano delle conserve ittiche, ha stabilito con Legambiente un accordo di partnership di durata triennale per condividere e rendere ancora più trasparente il proprio percorso di miglioramento continuo delle performance ambientali nell'ambito della produzione del tonno. L'accordo prevede che il percorso di sostenibilità dell'azienda sarà verificato periodicamente da Legambiente e reso pubblico sul sito www.legambiente.it e nella comunicazione dei prodotti Marebu. Il marchio delle conserve ittiche sarà al fianco di Legambiente anche per contribuire a sostenere il centro di recupero tartarughe marine di Manfredonia e la manifestazione "Spiagge e Fondali Puliti", una delle più importanti e seguite espressioni di ambientalismo attivo che vede il coinvolgimento di migliaia di volontari, simpatizzanti e studenti nella pulizia di località balneari italiane e le acque antistanti.

Legambiente, dopo un'accurata analisi della filiera Mareblu e dell'approccio globale che l'azienda riserva all'ambiente, ha accettato di avviare con essa una collaborazione. Diversi sono i prerequisiti considerati, quali la piena tracciabilità della materia prima, la certificazione delle varietà di pesce utilizzate e dei metodi impiegati, l'impegno a distribuire prodotti provenienti da un pesca al 100% sostenibile e a migliorare progressivamente i metodi di pesca attualmente più diffusi attraverso il supporto alla ricerca scientifica.

Mareblu ha dato prova dei requisiti posseduti e ha programmato l'attuazione degli impegni presi: è pronta a commercializzare la referenza tonno Skipjack pescato a canna (tecnica "Pole&Line") e, per favorirne l'accettazione nella Grande Distribuzione Organizzata, si è resa disponibile a minimizzare i propri margini. Inoltre si è impegnata entro la fine del 2016 ad avere il 100% dei prodotti con materia prima pescata a canna o con reti a circuizione su banchi liberi, senza uso di sistemi di aggregazione per pesci. Nel frattempo, a partire dal 2013, l'approvvigionamento avverrà preferenzialmente da navi che siano monitorate da osservatori qualificati a bordo e che trattengano il 100% delle catture accessorie in modo da poterne misurare il quantitativo e verificarne la composizione. Le catture accessorie saranno comunque ridotte progressivamente con la volontà di portarle al massimo al 3% entro il 2014.
Vesna Tomasevic
autore