19/03/2023 - 15:32

Le Tavole di San Giuseppe, tradizione giurdignanese

Giunta alla XXXVI edizione, il 18 e 19 marzo, si rinnova a Giurdignano la tradizione delle Tavole di San Giuseppe quale testimonianza di fede e riconoscenza verso il Santo, per le grazie ricevute e per il legame protettivo a cui la comunità ha stretto la sua esistenza.

A Giurdignano, in occasione della Festa di San Giuseppe del 19 marzo, si ravviva l'usanza di preparare le "Tavole", ossia dei pranzi offerti in onore del Santo come voto o richiesta di grazia. Quest’anno si è giunti alla XXXVI edizione della Tavola di San Giuseppe, tradizione la cui origine è di difficile collocazione.

Qualcuno fa risalire l’usanza alla fondazione delle “Confraternite di San Giuseppe”, che aveva tra gli scopi quello di dedicarsi alle cure dei poveri, tra cui l’occuparsi dei pasti nel giorno del protettore. Altra ipotesi è quella legata alle tavole della liturgia bizantina, secondo cui i monaci basiliani offrivano protezione e pasti caldi alla povera gente del luogo, con spirito di carità e amore.

Ma in cosa consiste la Tavola di San Giuseppe? Ogni famiglia devota che decide di "fare la tavola" invita i Santi, da un minimo di tre (San Giuseppe, Gesù Bambino e la Madonna) a un massimo di tredici, in ogni caso sempre un numero dispari. Si tratta di una lunga tavolata coperta da una candida tovaglia, ornata di fiori e ceri accesi, con nel mezzo un grande quadro del Santo. Si posano sulla tavola grossi pani di cinque chili (simbolo di pace e generosità), con al centro una arancia e un finocchio, seguiti da altri cibi dal significato simbolico e rituale: vermiceddhi con ceci (il bianco e giallo della pasta con ceci rappresenta il narciso, fiore tipico della primavera), lampascioni (simboleggiano il passaggio dall’inverno alla primavera), cavolfiore o verdura lessata (ricorda la verga fiorita di San Giuseppe), pesce fritto (simboleggia il Cristo), cartellate (richiamano le fasce di Gesù Bambino), pasta con il miele e la mollica di pane (piatto  legato alla Quaresima, quando era d’obbligo per i credenti osservare l’astinenza, veniva insaporito in questo modo per evitare di usare il formaggio come condimento), purciddruzzi col miele (offrire alla divinità dolci farciti con il miele è una tradizione millenaria, essa risale ai tempi dell’antica Roma, quando in occasione delle feste “Quinquetria Maiores”, che si tenevano in onore di Minerva dal primo di marzo, si usava offrire alla dea, cibi preparati con farro e dolcificati con il miele), olio e vino.

IL RITUALE

Le persone invitate alla Tavola, i Santi, dopo aver ricevuto la Comunione in Chiesa, si dispongono intorno alla tavola mentre tutti i presenti recitano il Rosario e ad ogni posta si intercala la litania "San Giuseppe prega per noi"; poi sempre ad ogni posta un ricordo, perché il Santo accolga e soddisfi le richieste della famiglia devota. Il posto di San Giuseppe è contrassegnato da un bastone recante in cima un mazzolino di fiori, a ricordo del miracolo riportato dai vangeli apocrifi, per cui il Santo fu scelto quale sposo di Maria. San Giuseppe dà inizio al pranzo battendo un colpo di bastone sul pavimento; è il Santo che segna l’inizio e la fine di ogni pietanza con dei colpetti di forchetta sul piatto. 

I piatti della tavola sono pietanze tipiche della cucina povera contadina, dai più comuni, alimenti quasi giornalieri, a quelli stabiliti per rito dalla tradizione, in specifiche ricorrenze liturgico-popolari. Naturalmente, poiché la Festa di San Giuseppe, ricorre in periodo quaresimale, viene bandita dalla tavola qualsiasi pietanza preparata a base di carne.

Per ultimo, la famiglia devota, consegna i grossi pani, ognuno contrassegnato da un simbolo diverso, ai rispettivi Santi, i quali rispondono con una espressione di ringraziamento: "San Giuseppe te l'aggia ansettu" (San Giuseppe gradisca il tuo sacrificio).

I TEMI DELLA GRANDE TAVOLA 2023

La tavola principale viene allestita al centro del paese ed è organizzata dall’Associazione Pro-Loco “Sant’Arcangelo de Casulis”. Questa è la tavola che richiama i temi dell’anno. Su proposta dalla Commissione e dal Parlamento Europeo, il 2023 è stato dichiarato “Anno Europeo delle competenze”. Tra gli altri strumenti che possono sostenere lo sviluppo delle competenze, si annovera il tema della sostenibilità dell’ambiente e transizione ecologica. Infatti parlare di sostenibilità vuole dire parlare di futuro, ovvero avere la consapevolezza che le risorse a nostra disposizione sono limitate. Lo sfruttamento dell’ambiente e le conseguenze dei cambiamenti climatici impongono un’inversione di rotta immediata.

Nell’edizione 2023, i “Santi” sono persone che si sono distinte nel dare supporto ed informazione, con azioni concrete sul territorio, a contatto diretto con l’ambiente, lottando, con diversi strumenti, affinché questo possa rimanere il paradiso che tutti desiderano.

I SANTI DELLA TAVOLA PRO-LOCO 2023

San Giuseppe – MAURIZIO MANNA
Maurizio Manna è un Naturalista, speleologo, fotografo, guida turistica ed escursionistica, è in Legambiente dal 1996 - di cui è stato direttore regionale e tra l'altro ha curato il processo istitutivo delle aree protette della Provincia di Lecce e la rete escursionista territoriale, collaborando alla redazione del Piano Regionale delle Coste. Attualmente è responsabile del settore natura e biodiversità di Legambiente Puglia e cura il monitoraggio, la copianificazione e la valorizzazione del Parco regionale Isola di S. Andrea e litorale di Punta Pizzo a Gallipoli.

Gesù Bambino – GIULIO SANTORO
Alunno delle Scuole Elementari di Giurdignano classe terza. In rappresentanza di tutte le scolaresche di Giurdignano.

La Madonna – ANNAGRAZIA MARASCHIO
Assessora all’ambiente, ciclo rifiuti e bonifiche, vigilanza ambientale, rischio industriale, parchi e politiche abitative della Regione Puglia. È un noto Avvocato penalista, si è distinta in numerosi processi in particolare in materia di reati ambientali e contro la pubblica amministrazione, a cominciare da quelli legati a Tangentopoli negli anni 90. 

San Gioacchino – ALESSANDRO BOTTO 
Alessandro Botto, ex magistrato amministrativo del TAR di Genova, è socio del dipartimento di Diritto Amministrativo, dove si occupa prevalentemente di contrattualistica in ambito pubblico ed è membro del Comitato Scientifico del GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Ha ricoperto diversi incarichi fra cui quello di Capo di gabinetto del Ministero per la funzione pubblica e del commercio con l’estero, Capo dell’Ufficio legislativo del Ministero della pubblica istruzione e Consigliere giuridico del Ministero della difesa.

Sant’Anna – MAVI FERRAMOSCA
Mavi Ferramosca è docente dal 2001, facilitatore culturale e sostenitrice del ruolo dell’insegnante nella formazione per un futuro migliore. È autrice di diverse opere tutte incentrate sull’importanza di salvaguardare la natura. 
Ha pubblicato: Clima e benessere nelle organizzazioni. Per una scuola di qualità, Il Salento e lo spettacolo delle lucciole, Inclusione e benessere nelle classi. Imparare le scienze con mappe concettuali: Verso una scuola Inclusiva e di Qualità. 

San Zaccaria – SALVATORE CIRIOLO
Salvatore Ciriolo: giovane imprenditore, assistente al Parlamento europeo e Presidente dei Comitati per la Costituzione. Ha ideato il Parco della Memoria e dell’Impegno in collaborazione con l’Università del Salento, un percorso permanente sull’antimafia realizzato attraverso la piantumazione di alberi in memoria delle vittime di mafia pugliesi, per associare la memoria alla tutela ambientale. Il progetto è stato premiato a Palermo dalla Fondazione Falcone nel 2021. 

Santa Elisabetta – MARGHERITA ZAPPATORE
Margherita Zappatore, borsista di Ricerca presso l’Università del Salento e Referente locale di Plastic Free, associazione di volontariato che opera in Italia con lo scopo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica; organizzatrice e promotrice di giornate ecologiche, giornate di sensibilizzazione rivolte a giovani e studenti.

San Giovanni – RICCARDO BANDELLO
L’Ingegnere Bandello, laureato in Ingegneria Chimica con indirizzo ambientale nel 1995, dopo qualche anno di pratica, apre nel 2000 uno studio di Ingegneria Ambientale che si occupa di pianificazione della gestione dei rifiuti. È il fondatore nel 2009 del portale di informazione sullo sviluppo durevole e sostenibile www.alternativasostenibile.it e uno dei fondatori, nel 2016, della società di ingegneria Smart Enginering S.r.l. (insieme col socio ing. Emanuele Borgia) che si occupa di progettazione e direzione di servizi e/o lavori nel campo della gestione rifiuti, delle bonifiche di siti degradati e/o contaminati e del trattamento delle acque civili e meteoriche.

Santa Marta – ANNA TRONO
La Professoressa Trono insegna geografia economico politica e turismo, da più di vent’anni conduce studi e ricerche su problematiche legate alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, agli itinerari culturali e religiosi anche ai fini di uno sviluppo turistico compatibile. Alle “Tavole di San Giuseppe” ha dedicato particolare attenzione considerando l’evento religioso importante occasione di valorizzazione del territorio e delle sue produzioni tipiche, di costruzione del capitale sociale e di coesione territoriale.

San Giacomo – SILVIO MERICO
Silvio Merico è un Agrotecnico che si occupa di assistenza, consulenza e progettazione alle aziende agricole. E’ Consigliere nel Collegio interprovinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Lecce e Brindisi nonché membro della Consulta Ambiente della Provincia di Lecce – Gruppo di Lavoro Agricoltura e Tutela del Suolo. Componente del CdA (Consiglio di Amministrazione) della Società Cooperativa San Giorgio di Carpignano Salentino, attualmente impegnato nelle attività di rigenerazione olivicola nell’ottica della sostenibilità ambientale.

Santa Maria Cleofe – FEDERICA FERSINO 
Federica Fersino giovane imprenditrice gestisce, insieme alla sua famiglia, la masseria Le Stanzie, in Supersano. Dal 1980 la famiglia Fersino, si adopera per dare voce ad ogni pietra, raccontando a chiunque passi a trovarli la storia di donne e uomini che hanno vissuto questa terra e, con duro lavoro, l’hanno fatta diventare il futuro delle nuove generazioni. Qui, il ricordo delle cose passate riemerge scavando in fondo all’anima e la luce che ne deriva è autentica, non artificiale. 

Santa Agnese – FRANCESCA GARGASOLE
Francesca Gargasole rappresentate della proloco di Porto Badisco, che ha lo scopo di promozione sociale, di valorizzazione delle realtà e delle potenzialità naturalistiche, ambientalistiche, storiche, turistiche ed enogastronomiche del luogo su cui insiste.L’associazione focalizza la propria attenzione in particolare sulla cura, tutela e salvaguardia  dell’ambiente, attraverso lo svolgimento di giornate ecologiche, sia per mare che per terra.

San Filippo – COSIMO D’AURELIO LANZILAO
Cosimo D’Aurelio Lanzilao, per i più Mimmo in ragione del suo amore per la nostra terra e delle nostre tradizioni, ha deciso di occuparsi fin da giovane dell’azienda di famiglia “D’Aurelio Lanzilao, Azienda Agricola”. Nel corso del tempo ha migliorato la qualità del suo prodotto prestando la massima attenzione al rispetto dell’ambiente e del territorio

BANDIERA DELLA PACE

Prima di concludere il rito, la comunità di Giurdignano ha deciso di trasmettere un messaggio di pace e di unione fraterna per tutti i popoli di questa Terra. Per questo motivo, ai piedi della tavola sono stati adagiati tre simboli che rappresentano la Sacra Famiglia, l’ulivo e la bandiera della pace.

Si ringrazia Giorgia Tecci che per la Pro-Loco ha dato lettura di tutta la spiegazione della tavola ed ha curato e coordinato gli inviti ai “Santi”.

Mariangela Lomastro
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