17/10/2016 - 20:50

Latte, dal primo gennaio 2017 scatta indicazione obbligatoria origine prodotti lattiero-caseari

Via libera all'indicazione obbligatoria dell'origine dei prodotti lattiero-caseari nel nostro Paese.
Ad annunciarlo è il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, spiegando come la commissione Europea non abbia sollevato rilievi o obiezioni - entro il termine previsto di tre mesi - sullo schema di decreto che introduce l'indicazione obbligatoria dell'origine per i prodotti lattiero caseari in Italia. Il sistema, che entrerà in vigore il primo gennaio 2017, consentirà di indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini.
 
Il provvedimento stabilisce in particolare che il latte o i suoi derivati abbiano obbligatoriamente indicata l'origine della materia prima in etichetta, in particolare il Paese di mungitura del latte. Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta con l'utilizzo di una sola dicitura: ad esempio "ORIGINE DEL LATTE: ITALIA". Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all'origine e il latte fresco già tracciato.
 
Le 1,7 milioni di mucche da latte presenti in Italia possono finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, formaggi e yogurt che è garantita a livelli di sicurezza e qualità superiore grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d'Europa, ma anche ai primati conquistati a livello comunitario con la leadership europea con 49 formaggi a denominazione di origine realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione, spiega la Coldiretti precisando come il decreto abbia anche importanti conseguenze occupazionali. "Il provvedimento salva 120mila posti di lavoro nell'attività di allevamento da latte che generano lungo la filiera un fatturato di 28 miliardi che è la voce più importante dell'agroalimentare italiano dal punto di vista economico, ma anche da quello dell'immagine del Made in Italy" precisa l'associazione. "La scelta di trasparenza fatta in Italia è importante per essere più forti anche nella lotta all'agropirateria internazionale sui mercati esteri dove i formaggi Made in Italy hanno fatturato ben 2,3 miliardi (+5%) nel 2015. L' entrata in vigore e fissata 60 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale e quindi auspicabilmente dal primo gennaio 2017 come è stato previsto per un testo analogo in Francia" continua l'associazione agricola. 
 
"Con l'etichettatura di origine si dice finalmente basta all'inganno del falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta", afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare come "si tratti anche di un importante segnale di cambiamento a livello comunitario sotto la spinta dell'alleanza con la Francia che ha adottato un analogo provvedimento".
 
"È un passo atteso da anni che ci consentirà di valorizzare il lavoro dei nostri allevatori e di tutta la filiera lattiero casearia. L'Italia si pone all'avanguardia in una sperimentazione sulla massima trasparenza dell'informazione al consumatore" commenta il ministro Martina.  "Il nostro obiettivo è che questa legge sia poi estesa a tutta l'Unione europea, dando così più strumenti di competitività e tutela del reddito ai produttori" aggiunge il ministro. 
Rosamaria Freda
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