08/05/2015 - 08:56

Imu agricola: Camera approva mozioni su esenzione imposta

Abolire l’Imu sui terreni agricoli o quantomeno commisurarla alle varie situazioni. E’ questa in sintesi la richiesta contenuta in due mozioni approvate dalla Camera che portano la firma di due gruppi di deputati.
La prima mozione è firmata da un gruppo di deputati di Fratelli D’Italia e Alleanza Nazionale e capeggiato da Fabio Rampelli, mentre la seconda, di cui è primo firmatario Nicodemo Oliviero, è del Pd. La mozione del centrodestra chiede, tra l'altro, che il governo si impegni ad cancellare l’Imu su quei terreni che vengono utilizzati come beni strumentali imprescindibili dall'attività agricola e riveda le tariffe d'estimo stabilite, per ciascuna qualità e classe di terreno, sia per il reddito agrario che dominicale, su tutto il territorio.

E’ necessario dunque che il governo effettui un riesame complessivo della disciplina giuridica relativa all'imposizione fiscale sui terreni agricoli nel territorio nazionale, prevedendo forme più eque e che siano in grado di differenziare effettivamente e nel migliore dei modi i contesti geografici e le zone montane o semi montane in cui si riscontrano effettive difficoltà produttive e una minore redditività, si legge nella mozione.
Ma non solo. Il governo deve anche verificare i modi effettivi e le relative conseguenze dell'applicazione delle esenzioni introdotte per i terreni svantaggiati in modo da prevedere una revisione dei criteri di esenzione dall'Imu che si adatti alla reale situazione dei terreni agricoli. Infine la mozione chiede che l'esecutivo assuma iniziative normative per assicurare il rimborso a favore dei contribuenti che hanno effettuato versamenti dell'IMU relativamente ai terreni che risultano imponibili. 

Più o meno dello stesso tenore è anche la mozione presentata dal Pd che chiede in particolare di ampliare le esenzioni in materia di imposta municipale propria anche ai terreni che si trovano in aree svantaggiate e nelle porzioni montane dei comuni parzialmente montani, tenendo conto delle condizioni geografiche e socioeconomiche, delle caratteristiche orografiche e di redditività dei suoli e del livello di rischio idrogeologico dei territori.

Inoltre per i terreni agricoli colpiti da calamità naturali o sui quali insistono colture colpite da fitopatie, come la Xylella fastidiosa, è necessario che il governo preveda sostegni e contributi parametrati all'entità dei danni al fine di favorire il ripristino del potenziale produttivo delle colture e di sostenere il reddito degli agricoltori.
Rosamaria Freda
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