14/05/2015 - 17:40

GIFASP propone il mondo del packaging in occasione di Expo Milano 2015 e ricorda i punti fermi per un corretto riciclo di carta e cartoncino

Il Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli promuove, in occasione dell’Esposizione Universale di Milano, la cultura della protezione e della sostenibilità, anche attraverso un giusto riciclo: ecco cosa smaltire nel contenitore della carta e del cartone e cosa no, con la massima attenzione alla sostenibilità.
In occasione di Expo Milano 2015 GIFASP - Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli promuove “La cultura della protezione e della sostenibilità: conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita”.

Con questo concetto  vuole infatti sottolineare quanto sia necessario proteggere, con gli imballaggi in carta e cartoncino, non soltanto gli oggetti e gli alimenti, ma soprattutto le cose importanti della vita. GIFASP intende inoltre diffondere la conoscenza della filiera del packaging in cartoncino, la sua sostenibilità, rinnovabilità e riciclabilità in funzione anti-spreco.

La carta e il cartoncino sono infatti prodotti assolutamente riciclabili: possono essere smaltite nel contenitore della carta e del cartone, contribuendo così a creare la base per la produzione di nuovo cartoncino; per un corretto riciclo bisogna però distinguere i rifiuti di carta riciclabili da quelli che non lo sono.

Appartengono al primo gruppo e sono riciclabili: giornali, riviste, libri, fumetti e tutta la stampa commerciale (dèpliant, pieghevoli pubblicitari); i sacchetti per gli alimenti, per il pane o per la frutta; i sacchetti di carta con i manici; i fogli di carta di ogni tipo e dimensione; i contenitori di prodotti alimentari (come astucci per la pasta, per il riso, per i corn flakes ecc.); le fascette in cartoncino di prodotti come conserve, yogurt e bevande; le scatole delle scarpe; le confezioni, grandi e piccole, di prodotti come detersivi per lavatrici e lavastoviglie; le scatole dei medicinali, del dentifricio, ecc.; gli imballaggi in cartone ondulato di qualsiasi forma o misura (ad esempio per apparecchi televisivi o elettrodomestici); i contenitori in cartone per frutta e verdura e i cartoni per bevande (come ad esempio quelli di latte, succhi di frutta, vino, panna e similari) svuotati, sciacquati e appiattiti.

Non sono riciclabili, invece, tutti i materiali non cellulosici, i contenitori di prodotti pericolosi, carte sintetiche, carte fotografiche ed ogni tipo di carta, cartone e cartoncino che sia stato sporcato (ad esempio carta oleata, carta e cartone unti, fazzoletti di carta usati, tovaglioli di carta sporchi di cibo, carta plastificata, fustini del detersivo).

Da parte di GIFASP vi è inoltre la massima l’attenzione per la sostenibilità: gli imballaggi in cartoncino sono costituiti da materie prime che provengono da fonti rinnovabili e sostenibili e la realizzazione dell’imballaggio cellulosico comporta un impatto ambientale minore rispetto a quello della realizzazione del prodotto che va a contenere.

Per quanto infine riguarda la deforestazione, le cartiere che producono cartoncino in maniera responsabile, come quelle del Gruppo, utilizzano materiale che proviene da foreste sostenibili, dove per ogni albero abbattuto ne vengono piantati da due a quattro.
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile