01/01/2013 - 01:00

Eolico offshore nell'Adriatico

La regione Abruzzo, partecipando al bando internazionale Ipa Adriatico, ha lanciato il progetto Powered (Production of Wind Energy Research Experimentation Development) per creare un sistema eolico offshore nel mare Adriatico e che coinvolge 14 diversi partner europei e non.
Nel corso di un recente incontro dell'Assemblea delle Regioni d'Europa avvenuto a Bruxelles, l'architetto Antonio Sorgi, direttore alla Giunta regionale abruzzese e l'ingegner Ercole Cauti, dirigente di Metron, hanno illustrato questo programma di partnership internazionale che coinvolge 14 partner per un periodo che va da maggio 2010 ad aprile 2013, con l'obiettivo di arrivare ad una specie di protocollo della governance per l'eolico offshore nell'Adriatico.
Un compito arduo, questo, reso ancor piu' difficile dalla partecipazione al programma di paesi non ancora membri dell'Unione europea, come Montenegro, Albania, Croazia.
Tra le sfide da affrontare, quella dell'elaborazione di una mappa del vento con il posizionamento di anemometri, di cui uno in mare e gli altri sulla terraferma.
Il sistema di rilevazione dovra' essere organizzato in modo da creare una rete in grado di fornire dati utilizzabili per studiare un modello matematico al fine di capire esattamente come soffia il vento e a quale intensita'.
Quest infatti e' fondamentale perche' ad oggi le rilevazioni disponibili, effettuate ad altissima quota, non sono utili.
Si tratta poi di studiare e risolvere alcuni problemi tecnologici come, per esempio, quello dei fondali molto profondi o le pale degli impianti.
Attualmente si stanno usando quelle concepite per i mari del nord, dove si hanno 6000 ore di vento l'anno, mentre nell'Adraitico si viaggia intorno alle 2000.
Sorgi ha poi sottolineato l'opportunita' di pensare ad un riutilizzo delle piattaforme marine dismesse per installare impianti di mini eolico.
Lisa Zillio
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