18/04/2013 - 22:27

Emissioni CO2 e assicurazioni, la bici batte l'auto su tutti i fronti

La crisi picchia duro sul settore auto. Ne beneficia l'ambiente: crescono le vendite di bici e diminuiscono le emissioni di CO2 e i costi di benzina e assicurazioni
Gli ultimi anni, quelli della crisi, sono stati difficili per il settore delle quattro ruote. Gli automobilisti impoveriti hanno comprato sempre meno vetture, ma hanno dovuto fronteggiare rincari in tutti i campi, dalla benzina alle polizze assicurative. Non potendo opporsi all’aumento dei prezzi del carburante, gli automobilisti hanno imparato l’importanza di comparare le assicurazioni auto più economiche, ma anche di muoversi con mezzi alternativi come quelli del trasporto pubblico o le biciclette. 
 
Su queste basi, sorprende ma non troppo il Rapporto Annuale di Legambiente "Ambiente Italia 2013", che rivela il sorpasso nelle vendite delle bici ai danni delle auto nel 2011.
 
Arrivare sul posto di lavoro in bicicletta non rappresenta oramai solo un modo per distinguersi, ma anche una necessità dettata dai livelli di traffico e, per fortuna, dall'aumento specie nelle grandi città delle piste ciclabili. Il risparmio di energia rinunciando all'auto si traduce anche in un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica ed in un comportamento sostenibile per contrastare il caro-auto.
 
In Italia, secondo Legambiente, è in corso una vera e propria demotorizzazione: nel 2000 c'erano tra le 42 e le 43 nuove auto immatricolate ogni mille abitanti, mentre nel 2011 si è scesi a circa 29 ogni mille abitanti. Il fenomeno è sicuramente dettato dalla crisi, ma anche da una nuova coscienza ambientale che sta affermandosi in Italia, soprattutto nelle grandi città dove è facile trovare alternative all'auto.
 
In ogni caso c'è ancora molto da fare per la mobilità sostenibile se si considera che, nonostante le vendite di bici superiori alle auto nel 2011, l'uso delle due ruote rimane ancora ben sotto la media dell'Unione Europea. L'Italia è ancora il Paese con il più tasso elevato di percorrenze su quattro ruote, alimentato dalla presenza di 60 auto per ogni cento abitanti rispetto ad una media Ue pari a 47.
 
Il problema del movimento ciclistico in Italia? Poche tutele e mancanza di infrastrutture nelle città. In grandi centri urbani come Milano, Roma o Napoli le piste ciclabili sono merce rara e dove ci sono spesso presentano condizioni di manutenzione pessime o sono ostruite da macchine parcheggiate.
 
Una politica di mobilità sostenibile deve partire dall'alto con investimenti mirati nelle piste ciclabili urbane e extraurbane. Tempo fa si parlava di un fantomatico percorso ciclabile che avrebbe dovuto collegare addirittura Venezia con Torino, ma al momento il progetto sembra sfumato. Un'altra occasione persa.
SuperMoney
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