13/11/2015 - 10:36

Efficienza energetica: puntare al risparmio fa bene al Pil e all'ambiente

Ridurre i consumi domestici di energia elettrica del 10% consentirebbe di recuperare risorse pari al 2& del Pil, oltre a comportare un taglio del 20% delle emissioni di CO2 nell'atmosfera.
 
E' quanto emerge da uno studio messo a punto da Enel sul settore residenziale, che evidenzia chiaramente come nelle nostre case si trovi una risorsa gratuita, a zero emissioni e in grado di generare ingenti risparmi senza necessità di trivellazioni o centrali, ovvero l'efficienza energetica.
 
Insomma secondo l'analisi, se correttamente applicata alle utenze domestiche, l'efficienza energetica può avere effetti taumaturgici sull'economia italiana e sull'ambiente. Ma la realta delle nostre case al momento è ben lontana dall'essere una situazione ottimale, all'insegna del risparmio. Secondo lo studio il 60% degli edifici italiani ha oltre 40 anni di vita e un'enorme dispersione termica, con 19 milioni di caldaie a gas (per la maggior parte inefficienti) e vetusti scaldabagni elettrici. Solo una lampada su 10 è stata sostituita con esemplari a LED, che consumano un decimo.
 
Modificare radicalmente questo quadro, sostiene Enel, è possibile con piccoli accorgimenti e a costi contenuti. Da qui al 2020 si potranno tagliare i consumi per oltre 116 TWh termici: il 46 per cento con l'utilizzo di climatizzatori a pompa di calore, quasi il 30 per cento con caldaie a condensazione, il 15 per cento con impianti fotovoltaici domestici e la percentuale rimanente con il solare termico. Ulteriore risparmio può essere generato adottando piani di cottura elettrici a induzione al posto dei tradizionali fornelli a gas.
 
Ma non è tutto. La multinazionale elettrica ha inoltre elaborato, in collaborazione con Legambiente, una proiezione degli effetti delle pratiche di efficienza sulla città di Firenze.  Installando nel capoluogo toscano 50.000 nuove caldaie a condensazione e altrettante cucine a induzione, 30.000 climatizzatori e 5.000 scaldabagni a pompa di calore si potrebbero bruciare 12.8 milioni di metri cubi di gas
 
E ancora. Lo sviluppo di un trasporto pubblico e privato a zero emissioni, con 13.000 automobili e 6.000 biciclette elettriche, contribuirebbe al taglio dell'emissione di 44 milioni di tonnellate di C02. Notevoli anche le ricadute occupazionali: il volume di affari degli interventi, stimato in 380 milioni di Euro, porterebbe infatti alla creazione di 400 nuovi posti di lavoro.
Rosamaria Freda
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