03/12/2015 - 19:30

Edificio a energia quasi zero sotto la lente del Mise

Il Ministero Sviluppo Economico e il Ministero dell’ Ambiente accendono i riflettori sull’ edificio a energia quasi zero. E sulla riqualificazione degli immobili
Efficienza energetica immobiliare sotto la lente del Ministero dello sviluppo economico e delMinistero dell’Ambiente che hanno alzato il sipario sull’ edificio a energia quasi zero. Immobile che  consente di ridurre vertiginosamente i consumi e di risparmiare in maniera considerevole. . Per valutare l’efficienza energetica di un immobile può essere utile consultare questa guida redatta da SuperMoney.
Ma non è tuttoSono due i piani sul tavolo del Ministero dello sviluppo Economico: oltre all’intero progetto relativo all’incremento dei Near Zero Energy Building - l’edificio a energia quasi zero appunto - c’è anche un progetto di strategia che punta alla riqualificazione energetica del parco immobiliare.
L’attenzione all’aumento dell’efficienza energetica e l’avvicinamento agli immobili a consumo energetico quasi nullo - si legge in una nota diffusa dal Mise - sono punti chiave per il Paese in quanto le potenzialità di risparmio sono elevate. Stando però alla situazione attuale, su un totale di 12 milioni di edifici nel settore residenziale, circa il 60% dispone di una classe energetica G, ovvero quella che presta meno attenzione al risparmio energetico.
Panzeb, piano su edificio a energia quasi zero
Nello specifico, il Panzeb, ovvero il piano d’azione nazionale per l’incremento degli edifici a energia quasi zero porta sotto i riflettori il Near Zero Energy Building. Il Panzeb fa chiarezza su questa tipologia di immobile che punta sull’efficienza energetica; sottolinea le potenzialità che quest’ultimo ha in termini di risparmio energetico e infine amplia il raggio d’azione dell’analisi sia alle diverse zone climatiche, sia alle diverse ipotesi d’uso cui può essere destinato.
Dal piano - che mette nero su bianco tutti i costi cui si va incontro sia per piantare le fondamenta di un edificio di questa portata sia per eventualmente trasformare un vecchio edificio e ristrutturarlo sull’impronta dell’edificio a energia quasi zero - si evincono tutte le differenze tra i costi necessari alla realizzazione di un nuovo edificio a energia quasi zero, e i costi necessari alla realizzazione di un edificio più comune che osserva la normativa vigente sull’energia ma si limita al minimo indispensabile.
Strepin, strategia per riqualificare il parco immobiliare
Andando oltre il piano d’azione nazionale per l’aumento di immobili a energia quasi zero, il Ministero dello Sviluppo e dell’Ambiente puntano gli occhi anche sulla Strepin - acronimo della strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare - che sulla scia delle misure promozionali lanciate in Italia per l’efficienza di energia, mette sotto la lente le previsioni di risparmio di energia elettrica che si attendono per l’anno 2020. E analizza la misura in  cui i consumi possano diminuire intervenendo con strategia di cost effective sui meccanismi base di rinforzo. 
Andrea Manfredi
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