20/05/2015 - 08:52

Ecoreati: via libera alla legge che punisce i reati contro l'ambiente. Accolti odg su air gun

Finalmente nel nostro Paese i delitti contro l'ambiente verranno puniti penalmente.
Con 170 sì, 20 no e 21 astensioni, e dopo due passaggi alla Camera e uno al Senato, l'Aula di palazzo Madama ha infatti approvato definitivamente il ddl n. 1345-B, che contiene disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente.
 
Il provvedimento introduce nel codice penale quattro nuovi reati: il delitto di inquinamento ambientale, il delitto di disastro ambientale, il delitto di traffico ed abbandono di materiale di alta radioattività e il delitto di impedimento del controllo. Non solo. Il testo raddoppia i termini di prescrizione per i reati ambientali, prevede, in sede di condanna o patteggiamento per reati ambientali, la confisca dei beni e il ripristino dello stato dei luoghi, nonché la riduzione dei due terzi delle pene in caso di ravvedimento operoso. 
 
Tra le polemiche, nell'ultima lettura la Camera ha soppresso, all'articolo 1, il capoverso 452-quaterdecies del codice penale che puniva con la reclusione da uno a tre anni chiunque utilizzasse la tecnica dell'air gun o altre tecniche esplosive per le attività di ricerca e di ispezione dei fondali marini finalizzate alla coltivazione di idrocarburi.
 
Nel corso della discussione generale, tra gli altri, le senatrici Serenella Fucksia (Movimento 5 Stelle) e Paola De Pin Bignanimi (Misto) hanno annunciato la personale contrarietà ad un disegno di legge ritenuto equivoco, che introduce norme penali prive di tassatività, contravviene al principio di precauzione, richiedendo che il danno ambientale sia irreversibile, compromette l'esito di importanti processi sull'inquinamento ambientale, consente il ricorso a esplosioni subacquee per la ricerca di idrocarburi. Non solo. Nell'Aula di palazzo Madama Giuseppe Compagnone (GAL) e Antonio D'Alì (FI-Pdl) hanno fortemente criticato la soppressione, a vantaggio di lobby minerarie e petrolifere, del comma che puniva l'utilizzo della tecnica dell'air gun, di cui sono comprovati gli effetti nocivi sull'ecosistema marino. 
 
Respinti gli emendamenti, il governo ha accolto ordini del giorno della Lega Nord e di M5S che lo impegnano a prevedere specifiche punizioni per l'utilizzo della tecnica dell'air gun e idonee sanzioni ove non siano osservate le prescrizioni dei decreti di valutazione d'impatto ambientale. 
 
Accolti anche, con riformulazioni, due ordini del giorno, a prima firma della senatrici Loredana De Petris (Misto-SEL): il G1.102 impegna il governo a sospendere le istruttorie di ricerca mineraria marina con tecnica air gun e a sollecitare in sede europea l'immediato avvio di progetti comuni di ricerca.  Mentre il G1.100 impegna l'esecutivo a valutare l'opportunità di chiarire la portata della norma che punisce, con la reclusione da cinque a quindici anni, chiunque cagiona abusivamente un danno all'ambiente.
 
Con la nuova legge "ci saranno pene certe e determinate dunque possiamo semplificare le procedure in campo ambientale nell'interesse cittadini e delle imprese oneste" ha spiegato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti in una intervista a Il Messaggero commentanto l'approvazione della legge. 
 
"ln altri termini: diamo agli imprenditori corretti che già rispettano le regole la certezza di potere agire in un mercato sano, senza subire la concorrenza sleale di chi viola la legge. E andremo cosi a una semplificazione del quadro, anche questo è un significativo cambiamento culturale" ha aggiunto il ministro. 
 
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Rosamaria Freda
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