28/10/2015 - 22:27

DDL Ambiente in approvazione al Senato, Bernocchi (ANCI): 'Contributo alla Green Economy, ma resta aperto tema proprietà rifiuto'

Si è svolto ieri a Roma, presso la Sala Koch di Palazzo Madama, il convegno “La Green Economy in una legge italiana. Le novità del Collegato Ambiente”, organizzato dal Gruppo Senatori del Partito Democratico per spiegare i provvedimenti all’interno del Collegato Ambientale che questa settimana sarà licenziato dall’Aula del Senato.
“Un contributo concreto allo sviluppo della Green Economy, ma resta aperto tema proprietà rifiuto”.

Al Convegno era presente anche Filippo Bernocchi, Delegato ANCI Energia & Rifiuti, che ha promosso il DDL con una piccola riserva:

“Ringrazio innanzitutto i Senatori promotori del DDL che sono convinto possa dare un contributo concreto allo sviluppo della Green Economy nel nostro Paese, grazie soprattutto all’attivazione di meccanismi premianti per i comportamenti virtuosi dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni”, esordisce il Delegato.

“Nel Collegato Ambientale sono state inserite misure volte ad incrementare la raccolta differenziata e ridurre la quantità dei rifiuti non riciclati, da corrispondere con modalità automatiche e progressive al fine di consentire alle Regioni di promuovere misure di incentivazione per i Comuni che, oltre a conseguire gli obiettivi minimi di riciclaggio previsti per legge, attuano essi stessi misure di prevenzione”, continua Bernocchi.

“Registro importanti novità nell’introduzione di norme di trasparenza, mediante anche la pubblicazione web delle informazioni sull'attività di vigilanza e gestione dei rifiuti da parte delle Regioni, che dovranno trasmettere la percentuale di rifiuti effettivamente riciclati e fornire per le discariche preziose informazioni quali l'ubicazione, la proprietà, le autorizzazioni, la capacità volumetrica autorizzata e residua disponibile e della quantità di materiale ricevuto e la quantità di percolato prodotto”, prosegue il Delegato ANCI.
“Aspetto di assoluto rilievo è poi l’introduzione dell'obbligo, da parte dei Comuni, di trasmettere al Ministero dell'Ambiente i dati inerenti la raccolta differenziata di rifiuti urbani, attraverso la Banca Dati dell'Osservatorio degli enti locali sulla raccolta differenziata. Resta invece da affrontare il tema della proprietà del rifiuto che avrebbe potuto costituire un’interessante occasione di confrontoconclude Bernocchi - In tal senso la progressiva e costante valorizzazione delle materie prime seconde quali prodotti da riciclo di Rifiuti Urbani pone alcuni importanti interrogativi rispetto a una problematica che andrebbe affrontata in maniera organica”.
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile