21/11/2015 - 14:30

Azienda agricola Chiesa: produrre dagli scarti 23.000kWh di energia giornaliera

Chiesa, società agricola con sede in provincia di Mantova, possiede e gestisce un impianto BTS Biogas da 1 MW che le consente di valorizzare gli scarti e i sottoprodotti derivanti dalle attività agricole e dall'allevamento bovino. L'impianto dotato di sistema di pretrattamento BioacceleratorR per ottimizzare la resa energetica dei loro scarti e sottoprodotti continua a produrre energia elettrica e termica con una performance a pieno regime del 97,59%.
La società agricola Chiesa, con sede ad Asola, possiede oltre 400 ettari di terreno suddivisi nelle 5 aziende agricole di sua proprietà e un allevamento di oltre 2500 capi di bovini da carne. Nel 2012 ha deciso di fare il proprio ingresso nel mercato delle energie rinnovabili e di affidarsi a BTS Biogas per la progettazione, costruzione e successivamente per l'assistenza di un impianto da 1 MW. "La scelta di installare un impianto di biogas è stata fatta a corollario delle tradizionali attività agricole e zootecniche. Il nostro obiettivo era chiaro: valorizzare gli scarti e i sottoprodotti che abbiamo in casa", ha evidenziato Stefania Chiesa, la proprietaria. "Avere un allevamento di 2500 bovini significa, infatti, disporre di una grande quantità di letame. Ma non solo, anche i 400 ettari di terrenocoltivati generano una grande quantità di sottoprodotti. Proprio per questo, nel 2012, abbiamo scelto di installare un impianto di biogas che ci consentisse di valorizzare ulteriormente la nostra attività agricola e zootecnica producendo energia pulita e un prezioso ammendante, il digestato".

L'impianto viene alimentato con insilato di mais, pollina, letame e liquame e prodotti stagionali come la polpa di mele, pomodori, sansa di olive, patate, bucce e vinacce. I prodotti in entrata passano per il sistema di pretrattamento BioacceleratorR, un reattore a impulsi che sminuzza i prodotti e sottoprodotti in entrata ottimizzandone notevolmente la resa energetica.La digestione anaerobica dei prodotti conferiti continua a registrare performance eccellenti con una produzione media di 23.748kWh di energia elettrica e termica al giorno; il digestato viene utilizzato in parte come fertilizzante naturale nei campi dell'azienda e in parte rivenduto ad altre aziende agricole. Chiesa ha installato, infatti, anche un impianto di essicazione: una tecnologia innovativa di post-trattamento del digestato che consente di risolvere il problema dello spandimento dei liquidi. Il sistema, in particolare, permette di ottimizzare ulteriormente l'impianto di biogas grazie alla produzione di un concime di alto valore che rappresenta un'ulteriore fonte di reddito per l'azienda.

"Ci siamo affidati a BTS Biogas perché è riconosciuta come azienda estremamente affidabile sia nelle fasi di progettazione e costruzione dell'impianto che nella fase successiva di gestione", ha evidenziato Stefania Chiesa. "L'assistenza biologica dell'impianto ci consente di avere il biologo Jody Grazia di BTS Biogas sempre a disposizione. È un supporto estremamente prezioso perché valuta assieme a noi i livelli di efficienza del nostro impianto e ci supporta costantemente nella scelta della ricetta ottimale". "Grazie al nostro servizio di assistenza siamo in grado di mantenere inalterate nel tempo le prestazioni dell'impianto della società agricola Chiesa e di garantire la massima efficienza biologica ed economica", ha evidenziato Michael Niederbacher, CEO di BTS Biogas. "I nostri biologi, in particolare, hanno a disposizione dinaMETAN, un software all'avanguardia che consente loro di massimizzare i livelli di efficienza degli impianti. L'ottimizzazione consente di attuare le opportune misura correttive per migliorare sempre in modo significativo il rapporto Input-Output, con importanti margini di risparmio".
Marilisa Romagno
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