09/05/2016 - 12:36

Alimentazione, al via Cibus 2016, la fiera internazionale del Made in Italy. E non solo

Ha aperto i battenti oggi alla Fiera di Parma Cibus 2016, la fiera dell'alimentare italiano. I migliori prodotti dell'universo dell'agroalimentare, le ultime novità e le tendenze del gusto più ricercato al mondo saranno presenti fino al 12 maggio prossimo al salone internazionale di Parma.
 
Forte di una esperienza di oltre 35 anni, sviluppata ulteriormente nel semestre di Expo2015 con l'arrivo di centinaia di top buyer esteri nel padiglione "Cibus è Italia", Cibus si conferma come la piattaforma per eccellenza dell'industria alimentare per incrementare gli scambi con i mercati esteri. La 18° edizione del salone internazionale dell'alimentazione, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, presenta numeri da record: 3 mila espositori su un'area di 130mila metri quadri, 70mila visitatori attesi, di cui 15mila dall'estero. Arriveranno 2mila top buyer da ogni continente, grazie alla collaborazione con ICE Agenzia e ad un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, a cui ha contribuito anche il ministero dello Sviluppo Economico.
 
 "Cibus è una fiera in continua crescita per il volume d'affari che genera, per notorietà internazionale ed anche come numeri: gli espositori aumentano dell'11% rispetto alla precedente edizione e i metri quadrati lordi d'esposizione dell'8%. Il quartiere fieristico è sempre più moderno e funzionale: all'ingresso ovest è stato rimontato il padiglione che ha ospitato CIBUSèITALIA ad Expo2015 offrendo un ingresso di oltre 1.300mq; i parcheggi antistanti a questo ingresso sono stati totalmente asfaltati e l'esterno dei padiglioni è stato rimodellato da un ammodernamento grafico" ha dichiarato Gian Domenico Auricchio, presidente di Fiere di Parma.
 
"In termini qualitativi, di valore aggiunto e conseguentemente di prezzi riconosciuti ai nostri prodotti sui mercati internazionali, l'esportazione agroalimentare italiana non ha concorrenti. Il traguardo di 50 miliardi di 2 euro a fine decennio garantirebbe un aumento degli occupati diretti e indiretti di circa 100.000 unità e permetterebbe al Made in Italy alimentare di entrare nella leadership europea colmando in parte il gap con gli altri Paesi. Con un 6-7% di aumento dell'export l'anno, l'obiettivo è alla nostra portata" ha aggiunto Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare. 
 
"Oggi la sfida è quella di trasformare quei progetti capaci di creare occupazione e ricchezza, in investimenti e in risultati in termini di esportazione del food and beverage italiano per consolidare un trend di crescita positivo. E se Expo ha consacrato nel mondo il modello alimentare italiano come modello di riferimento internazionale, quest'edizione record di Cibus sarà l'occasione per ribadirlo. Stiamo già guardando oltre, per rafforzare in futuro la presenza internazionale di questa manifestazione con modalità che diano sempre più servizi e vantaggi competitivi alle aziende italiane che promuovono i loro prodotti nel mondo" ha concluso Scordamaglia. 
Rosamaria Freda
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