01/01/2013 - 01:00

Ogm in UE: "Italia ribadisca netta opposizione"

"La Task Force italiana Liberi da OGM - della quale l'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica (AIAB) fa parte - chiede al ministro dell'Ambiente Clini di ribadire in sede europea la decisa opposizione dell'Italia alla coltivazione di colture transegeniche in UE e quindi di bocciare le richieste di autorizzazione per nuove varietà di mais OGM".
È l'appello del presidente nazionale della AIAB, Alessandro Triantafyllidis, sulla scorta della lettera inviata ieri dalla Task Force al ministro dell'Ambiente Clini, che oggi in sede di Comitato Permanente per la Catena Alimentare e la Salute Animale dell'UE (SCFCAH) sarà chiamato ad esprimersi, insieme ai ministri degli altri Stati membri, sulle nuove richieste di autorizzazione per la coltivazione nell'Unione Europea di due eventi transgenici di mais (GA21 e Mon88017). "Una opposizione - presegue Triantafyllidis - che riteniamo debba essere affiancata da un'energica iniziativa strategica del nostro Paese per rafforzare alleanze capaci di determinare in via definitiva una maggioranza schiacciante di Paesi membri che sbarri la strada a ogni ulteriore tentativo di aprire i campi europei alla coltivazione di colture transgeniche".

"Le autorizzazioni in discussione oggi allo SCFCAH - conclude il presidente Triantafyllidis - sono particolarmente allarmanti, trattandosi di due varietà di mais OGM candidate a essere coltivate dagli agricoltori europei e caratterizzate da tolleranza a erbicidi. Elemento, quest'ultimo, che aggrava le nostre preoccupazioni sull'introduzione in ambiente e nella catena alimentare di organismi transgenici, visto che l'evidenza empirica e la letteratura scientifica hanno dimostrato gli impatti nocivi su sistemi ecologici e salute di colture con tali caratteristiche".

Recenti studi hanno, infatti, dimostrato gli effetti nocivi degli erbicidi a base di glifosato, la cui esposizione è stata collegata a malformazioni dei nascituri, cancro e malattie neurologiche (tra cui il Parkinson). Il glifosato può inoltre alterare il sistema endocrino interferendo con il nostro equilibrio ormonale. Come se non bastasse, il glifosato ha un impatto negativo sulle acque dolci superficiali e sotterranee, con il rischio della contaminazione dell'acqua potabile; sotto il profilo agricolo, infine, si è osservato il suo effetto negativo sui nutrienti del suolo e l'accresciuta vulnerabilità alle malattie delle piante.
Tommaso Tautonico
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