05/03/2014 - 17:00

LILT e IEO per la lotta contro il tumore al seno #FestaDellaDonna2014

Informare e prevenire è fondamentale nella lotta ai tumori. Oggi, per il quarto appuntamento con il progetto di Alternativa Sostenibile #FestaDellaDonna2014, approfondiamo l'argomento del tumore al seno presentando la campagna annuale "Nastro Rosa" della LILT, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e ponendo alcune domande alla Dr.ssa Germana Lissidini, del Reparto di Senologia dell'Istituto Europeo di Oncologia IEO
La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) è un Ente Pubblico su base associativa che opera sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sotto la vigilanza del Ministero della Sanità e si articola in Comitati Regionali di Coordinamento. Opera senza fini di lucro e ha come compito istituzionale primario la prevenzione oncologica.
 
La LILT opera sul territorio nazionale attraverso 106 Sezioni Provinciali e 397 ambulatori, nei quali i numerosi volontari prestano servizio gratuito alla comunità. Per combattere i tumori la LILT agisce su tre livelli: la Prevenzione Primaria (campagne informative, educazione sanitaria, interventi nelle scuole, eventi), la Prevenzione Secondaria (esami e controlli periodici) e la Prevenzione Terziaria (assistenza domiciliare dei malati oncologici, riabilitazione fisica e psichica, reinserimento sociale e occupazionale).
 
Per quanto riguarda il tumore della mammella, che continua ad essere il "big killer n.1" del genere femminile, la LILT attua nel mese di ottobre di ogni anno la Campagna Nastro Rosa, rivolta soprattutto alla sensibilizzazione alla prevenzione delle giovani donne non comprese nel programma di screening del Servizio Sanitario Nazionale per ragioni anagrafiche
 
Nonostante un calo della mortalità infatti, si stima che in Italia siano oltre 45.000 i nuovi casi di cancro della mammella. L'aumento dell'incidenza del tumore al seno è stata pari circa al 14% negli ultimi sei anni. In particolare il tumore al seno registra un aumento tra le giovani donne in età compresa tra i 25 e i 44 anni.
 
La Campagna Nastro Rosa della LILT promuove la cultura della prevenzione come metodo di vita a partire dalle donne, affinché tutte si sottopongano a visite senologiche periodiche e a controlli diagnostico-strumentali dai 40 anni in poi. D'intesa con la casa cosmetica Estée Lauder e attraverso i suoi 397 Punti Prevenzione/Ambulatori, ogni anno LILT offre alle donne l'opportunità di avvicinarsi alla diagnosi precoce, distribuendo materiale informativo, effettuando consulti, visite ed esami specialistici. L'obiettivo è quello di poter raggiungere e parlare di "mortalità zero" per i tumori alla mammella.
 
La Dr.ssa Germana Lissidini, del Reparto di Senologia dell'Istituto Europeo di Oncologia IEO, ha risposto alle nostre domande chiarendo anche il tema dei fattori di rischio e della familiarità per questo tipo di tumore. 
 
Grazie alla diagnosi precoce e alle cure mediche, oggi è possibile sconfiggere il cancro al seno. Quali sono gli esami e le buone pratiche che consiglierebbe ad ogni donna per prevenire questo male?
Bisogna innanzitutto distinguere tra prevenzione primaria, che ha lo scopo di ridurre il rischio di insorgenza del tumore mediante la diminuzione o l'eliminazione dei suoi fattori di rischio, assumendo determinati comportamenti o sostanze, e prevenzione secondaria. Quest'ultima consiste, invece, in una diagnosi precoce. L'autopalpazione mammaria, eseguita con periodicità a distanza di qualche giorno dal ciclo mestruale, è fondamentale. A questo va associata la mammografia che si esegue, a partire dai 40 anni, ogni anno o ogni due anni, e che fa parte anche degli screening preventivi. In caso di mammelle particolarmente ricche di componente ghiandolare si aggiunge anche l'ecografia mammaria. Un ulteriore approccio diagnostico è la risonanza magnetica utile quando i primi due test lasciano dubbi interpretativi. 
 
Quanto influiscono la familiarità e lo stile di vita?
Sono stati individuati i cosiddetti fattori di rischio: età sopra ai 50 anni, menarca precoce e menopausa tardiva, nessuna gravidanza o prima gravidanza dopo i 30 anni, scarso o nessuno allattamento al seno, obesità, fumo, vita sedentaria, alimentazione ricca di grassi, familiarità o alterazione genetica in famiglia. Però questi elementi non giustificano tutti i casi di malattia, dal momento che in quasi il 70% dei tumori mammari compaiono in donne senza fattori di rischio. Riguardo alla familiarità, è da specificare che solo il 5-7% delle donne con tumore mammario ha più di uno stretto familiare malato. Esistono poi delle mutazioni geniche (BRAC1 e BRAC2) che sono responsabili di circa il 50% delle forme ereditarie.
 
L'informazione è fondamentale. Quali programmi attua in questo senso lo IEO?
L'Istituto Europeo di Oncologia, per migliorare il grado d'informazione sul tumore al seno, cura periodicamente la realizzazione di tre collane: IEO Booklets che è rivolta direttamente ai pazienti e rappresenta un supporto all'informazione su alcuni importanti argomenti come ad esempio le terapie svolte e l'alimentazione da seguire; IEO Informa che è invece rivolta a tutti i visitatori dello IEO e ha l'obiettivo di informare in merito alla disponibilità dei servizi e prestazioni; La Speranza, l'Amore, la Cura, l'ultima novità, è la collana dedicata alla conoscenza di alcune tra le patologie oncologiche più diffuse, come appunto il tumore mammario. Tutto questo materiale è disponibile sia sul Web che in forma cartacea.
 
Molte altre associazioni, strutture sanitarie e istituti di ricerca operano e lavorano ogni giorno per sconfiggere il tumore, compreso quello al seno. Non esitate a chiedere informazioni al vostro medico per qualunque dubbio in merito alla vostra salute e ricordate: PREVENZIONE!
 
A domani per il quinto appuntamento col progetto di Alternativa Sostenibile #FestaDellaDonna2014! Con Lorella Zanardo, coautrice del documentario "Il Corpo delle Donne", e attraverso la campagna "Punto su di te" di Pubblicità Progresso, ci occuperemo della parità di genere sui mezzi di informazione e comunicazione.
Mara Giuditta Urriani
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