18/05/2016 - 19:50

Economia: nel 2016 il Pil cresce e disoccupazione in calo

L'Istat rileva che nel 2016 si prevede un aumento del prodotto interno lordo italiano pari all'1,1% in termini reali, un tasso di crescita superiore a quello registrato nel 2015.
Secondo le stime Istat nel rapporto diffuso questa mattina "Prospettive per l'economia italiana 2015-2017", il prodotto interno lordo italiano aumenterà dell'1,1% in termini reali. Nel 2015, il ciclo economico internazionale è stato caratterizzato da una fase di rallentamento delle economie emergenti a fronte di una sostanziale stazionarietà della crescita dei paesi avanzati. Tali dinamiche sono attese proseguire anche per l'anno in corso. Nell'area euro, il 2015 è stato caratterizzato da un'accelerazione della crescita, trainata prevalentemente dalla domanda interna.

La fase espansiva dell'economia italiana è in ripresa, anche se con intensità moderata e su ritmi più bassi della media europea. Nel 2016 si prevede un contributo positivo della domanda interna che al netto delle scorte contribuirebbe alla crescita del Pil per 1,3 punti percentuali, mentre la domanda estera netta e la variazione delle scorte fornirebbero un contributo negativo pari a un decimo di punto percentuale ciascuna. L'aumento del reddito disponibile e il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro nel 2016 porterranno all'aumento della spesa delle famiglie in termini reali, stimata in aumento dell'1,4%. L'Istat valuta anche il rischio di ribassi dovuti a un rallentamento del commercio internazionale o all'eventuale riaccendersi di tensioni sui mercati finanziari.

Ma l'Istututo di Statistica tiene conto anche di positive riprese del processo di accumulazione del capitale (+2,7%), legata allo sviluppo delle politiche nazionali ed europee. Questo trand positivo dovrebbero continuare a produrre effetti nel 2016 a causa del basso livello dei prezzi dell'energia, la riduzione dei tassi di interesse e il graduale miglioramento della fiducia tra gli operatori. Nel secondo semestre dell'anno è prevista una progressiva ripresa della domanda interna e in particolare degli investimenti che favoriranno un'accelerazione delle importazioni.
Il fronte occupazionale nel 2016 è stimato in netta ripresa, +0,8% in termini di unità di lavoro, con una positiva riduzione del tasso di disoccupazione, che è stimato attestarsi all'11,3%. Secondo i dati Istat dal prossimo autunno l'inflazione torna a crescere, si verificherà un'inversione di tendenza per quanto riguarda i prezzi e quindi non si parlerà più di deflazione.
L'obiettivo del governo italiano è chiudere l'anno con una crescita dell'1,2%, ma il Pil del primo trimestre non fa ben sperare.
Marilisa Romagno
autore