01/01/2013 - 01:00

WWF: nel 2050 un mondo completamente rinnovabile è possibile

È la speranza più che concreta contenuta nel "The Energy Report", l'importante rapporto redatto dal WWF in due anni di intenso lavoro, in cui sono contenute linee guida per un futuro 100% rinnovabile. lUnico vincolo per il successo: bisogna agire subito.
 
Entro il 2050 tutte le esigenze mondiali di energia potrebbero essere alimentate in modo pulito, rinnovabile ed economico, secondo un nuovo, importante rapporto del WWF.
Nel "The Energy Report" viene affrontato il problema del bisogno di energia a livello globale sotto tutti i punti di vista, dai trasporti al modo di renderla sicura e disponibile per tutti.
Quello che emerge è sorprendente: entro il 2050 tutte le esigenze mondiali di energia potrebbero essere alimentate in modo pulito, rinnovabile ed economico.
E senza un ritorno al nucleare.
 
"Se continuiamo a dipendere dai combustibili fossili ci troveremo davanti ad un futuro di timori crescenti per il costo dell'energia, la sicurezza dei rifornimenti e gli impatti dovuti ai cambiamenti climatici", ha dichiarato Stefano Leoni, presidente del WWF Italia. 
"Noi offriamo uno scenario alternativo - molto più promettente e interamente raggiungibile. L'Energy Report dimostra che in quattro decenni potremmo avere delle economie floride e una società interamente alimentata da energia pulita, a basso costo e rinnovabile, nonché una qualità della vita decisamente migliore. Il rapporto è più che uno scenario - è un richiamo all'azione. Possiamo creare un futuro più pulito e rinnovabile, ma dobbiamo cominciare subito".
 
"Non possiamo sfuggire alla realtà, e cioè al fatto che la fissione nucleare produce scorie pericolose che restano tali per migliaia di anni, che non esiste alcun posto al mondo dove possano essere stoccate senza rischi e che i materiali e le tecnologie necessari per la produzione di energia nucleare possono essere usati anche per produrre ordigni bellici. Il rapporto sottolinea anche che il nucleare è un' alternativa estremamente costosa. Prima di destinare miliardi alla creazione di una nuova generazione di centrali elettriche nucleari, dovremmo chiederci se non sarebbe più opportuno destinare tali risorse ad altre tecnologie energetiche sostenibili. E' precisamente la stessa domanda che ci facciamo in Italia, e la risposta che ci diamo è decisamente che SI, è più opportuno puntare sulle fonti rinnovabili e l'efficienza energetica" ha concluso Leoni
L'Energy Report è stato redatto dal WWF e dall'Ecofys, consulente dell'associazione ambientalista in materia energetica.
Lo scenario prospettato da WWF-Ecofys è tutt'altro che negativo: nel 2050, malgrado l'aumento della popolazione, della produzione industriale, del trasporto e delle comunicazioni, la richiesta totale di energia sarà minore del 15% rispetto a quella del 2005.
 
Inoltre nel dossier si stima che il fabbisogno di elettricità, trasporti, energia industriale e privata potrebbe essere soddisfatto dalle energie rinnovabili, con un impiego occasionale del combustibile fossile e nucleare.
Il trucco? L'efficienza energetica nelle costruzioni, nei veicoli e nell'industria, l'utilizzo di elettricità prodotta da fonti rinnovabili e fornita da reti di distribuzione efficienti e intelligenti (smart grids).
"Nell'Energy Report di proposito non ci basiamo su ipotesi stravaganti circa i benefici delle tecnologie di là da venire", ha dichiarato Kees van der Leun, direttore di Ecofys. "E' una stima moderata della futura energia rinnovabile di cui potremo godere entro il 2050. Le soluzioni per la sfida globale energetica sono a portata di mano. Ci sono numerosi sistemi per usare l'energia in modo più efficiente, il che ci permette di gestire le attuali risorse energetiche in modo più oculato. Inoltre cogliamo la possibilità di usare le grandi quantità di energia sostenibile di cui disponiamo".
Per raggiungere questo obbiettivo è pero' indispensabile uno sforzo globale.
 
E il gioco vale la candela perché i benefici saranno veramente significativi: risparmi dovuti al minor costo dell'energia in grado di bilanciare entro il 2040 tutti i nuovi investimenti in fonti rinnovabili ed efficienza energetica; sarà garantita una diminuzione dei conflitti per la sicurezza energetica e le fuoriuscite inquinanti o interruzioni di rifornimento che si verificano quando ci si procura combustibili fossili in esaurimento in zone a rischio politico o ambientale.
 
Non da ultimo ci sarebbe una diminuzione delle emissioni di CO2 pari all'80% entro il 2050 e, di conseguenza, maggiori probabilità di limitare l'aumento medio della temperatura globale sotto i 2°C rispetto all'età preindustriale, evitando il rischio di cambiamenti climatici catastrofici.
"Vivremo in modo diverso, ma vivremo bene", ha concluso Stefano Leoni.
"Dobbiamo fornire energia a tutti senza mettere in pericolo il Pianeta e questo rapporto dimostra come fare."
 
Lisa Zillio
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