13/07/2021 - 09:57

WWF: inadeguata la bozza dell'Accordo sulla biodiversità

Nonostante alcuni impegni importanti, mancano l'ambizione e l'urgenza necessarie per invertire la perdita di biodiversità. In risposta alla pubblicazione della prima bozza dell’accordo globale sulla biodiversità post-2020, il WWF esprime preoccupazione per la mancanza di un’adeguata risposta globale alla crisi della natura. In questo modo si mette a rischio la nostra capacità di affrontare la crisi climatica, nonché le risorse da cui tutti dipendiamo, sia per le nostre economie, sia per la nostra stessa sopravvivenza.

biodiversità

La bozza di accordo, pubblicata dalla Convenzione per la Biodiversità (CBD) e basata su discussioni tra governi, propone obiettivi e target globali per la natura. Secondo la valutazione del WWF, l'attuale bozza manca sia dell'ambizione che dell'urgenza necessarie per invertire la perdita di biodiversità e garantire un mondo nature-positive in questo decennio. La scarsa ambizione della prima bozza è in netto contrasto con il numero crescente di leader mondiali che stanno pubblicamente intensificando i propri sforzi, prendendo impegni sfidanti per la natura. Ad oggi, 89 leader mondiali hanno approvato il Leaders' Pledge for Nature, impegnandosi ad invertire la perdita di biodiversità entro il 2030, anche attraverso la creazione di un quadro trasformativo della biodiversità globale post-2020. A giugno, i leader del G7 hanno firmato il G7 Nature Compact impegnandosi a fermare e invertire la perdita di biodiversità in questo decennio intraprendendo azioni coraggiose per raggiungere risultati ambiziosi per la natura già nel 2021.

Marco Lambertini, Direttore Generale del WWF Internazionale, ha dichiarato: “Sebbene il WWF accolga con favore la pubblicazione della prima bozza del quadro globale sulla biodiversità post-2020 come un passo importante verso la garanzia di un accordo cruciale sulla biodiversità globale, siamo delusi dal fatto che il testo, nel complesso, non rifletta l'ambizione necessaria per invertire la rotta sulla crisi della natura. È necessario che il testo includa un obiettivo globale chiaro e misurabile per la natura, simile a quello già presente per il clima. È un passo fondamentale per definire obiettivi scientifici adeguati e consentire a governi, imprese, investitori e consumatori di contribuire ad un obiettivo condiviso. Ottantanove leader mondiali hanno, ad oggi, approvato il Leaders' Pledge for Nature, impegnandosi ad invertire la perdita di biodiversità entro il 2030. Tuttavia, l'ambizione e l'urgenza della bozza di accordo sono significativamente inferiori a quanto necessario per garantire un mondo nature-positive in questo decennio. Con le attività umane che continuano a guidare la perdita irreversibile della biodiversità, spingendo le specie verso l'estinzione e gli ecosistemi verso il collasso, esortiamo i leader ad intensificare e mantenere i propri impegni, istruendo i propri negoziatori a garantire un risultato davvero incisivo”.

Le attività umane stanno attualmente causando una perdita di biodiversità senza precedenti, con un milione di specie minacciate di estinzione. Lo scorso anno è stato riscontrato che il mondo non ha raggiunto nessuno dei target per la biodiversità Aichi del decennio precedente. Il WWF sottolinea che la crisi della natura richiede una risposta globale completa, urgente e ambiziosa che includa sia maggiori azioni per la conservazione della natura, sia la trasformazione dei fattori che determinano la perdita di biodiversità, compresi la nostra agricoltura, il sistema alimentare e le infrastrutture, che necessitano di alternative sostenibili.

Pertanto, il WWF accoglie con favore l'inclusione di un obiettivo per proteggere il 30% della terra, delle acque dolci e degli oceani entro il 2030, che deve essere subordinato ad un approccio basato sui diritti che riconosca, assicuri e tuteli i diritti delle popolazioni indigene e delle comunità locali alle proprie terre e acque. Tuttavia, l’assenza di un traguardo per dimezzare l’impatto di produzione e consumo entro il 2030 e un traguardo particolarmente debole per le specie, suscitano grande preoccupazione.

Guido Broekhoven, Responsabile Ricerca e Sviluppo Polivy al WWF Internazionale ha dichiarato: “La bozza contiene molti degli elementi necessari per un accordo sulla natura di successo, ma è carente in diversi settori chiave. Agire per proteggere gli ecosistemi è di vitale importanza, ma non riusciremo a garantire un mondo favorevole alla natura se non affrontiamo anche i fattori che determinano la perdita di biodiversità, passando a sistemi di produzione e consumo sostenibili e diete sane e sostenibili. Allo stesso modo, sebbene il testo tratti della mobilitazione delle risorse, i bisogni indicati sono stati probabilmente significativamente sottovalutati. Chiediamo urgentemente ai Paesi di continuare a lavorare insieme per rafforzare il testo. Il mondo non può permettersi di perdere l’opportunità del decennio per assicurare un accordo sulla natura dello stesso calibro dell’accordo di Parigi". 
 
Il WWF rimarca inoltre che il linguaggio della bozza sulla responsabilità e la trasparenza è particolarmente debole. Sarà essenziale che le parti lavorino per rafforzare questa sezione, garantendo l'inclusione di un meccanismo di implementazione efficace nell'accordo finale che responsabilizzi i Paesi. Un forte meccanismo di implementazione è essenziale per evitare che si ripeta il fallimento dei target Aichi e per sostenere un approccio inclusivo per i Paesi e la società nonchè l'impegno dei vari settori. Le Parti devono agire urgentemente per rafforzare la bozza di accordo al prossimo round di negoziati ad agosto. Per fermare ed invertire la perdita di biodiversità è essenziale che alla COP 15 di Kunming venga adottato un accordo completo per invertire la perdita di biodiversità e assicurare l’implementazione degli obiettivi e target in esso contenuti.

“Non possiamo rischiare di perdere un altro decennio per la natura" ha concluso Lambertini. "La scienza non è mai stata così chiara: agire sulla natura non è solamente essenziale per ridurre la nostra vulnerabilità nei confronti di future pandemie, ma è anche cruciale per affrontare la crisi climatica e garantire un futuro equo e prospero per tutti".

foto: © naturepl.com /Andy Rouse / WWF

Tommaso Tautonico
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