20/02/2015 - 20:00

VII Edizione di Comuni Ricicloni Puglia 2014

Presentato il Rapporto regionale di Legambiente che fotografa lo stato della raccolta differenziata. I Comuni Ricicloni in Puglia salgono a 12 mentre sono 8 quelli a cui va il Premio di Seconda Categoria e 10 quelli che ricevono la Menzione Speciale Start Up. Sono 30 invece i Comuni soprannominati "Gli indifferenti" per non avere neanche raggiunto il 10% di RD. Continua il trend negativo per i Capoluoghi di Provincia.
Nella settima edizione di Comuni Ricicloni 2014 sono 12 i Comuni che ricevono il riconoscimento di Legambiente per aver avviato un modello di gestione dei rifiuti orientato al recupero, con oltre il 65% di raccolta differenziata imposto dalla legge nazionale e raggiunto nel 2013. Anche quest'anno svetta al primo posto della classifica generale il Comune barese di Rutigliano. Nel 2013 il Comune con 18.157 abitanti ha raggiunto unapercentuale media di differenziata del 79,8%. Seguono poi il Comune di Cellamare e di Monteparano, entrambi con il 72,4%, Casalvecchio Di Puglia (72,1%), Canosa di Puglia (69,7%), Casalnuovo Monterotaro (69,6%), Torre Santa Susanna (68%), San Pancrazio Salentino (67,5%), Andria (67,2%),Troia (66,4%), Erchie (66,1%) e Roccaforzata (65,7%). Sono invece 8 i Comuni pugliesi a cui va il Premio di Seconda Categoria, per aver raggiunto nei primi dieci mesi del 2014 un media percentuale pari o superiore al 65%. Ricevono il riconoscimento Crispiano (70,3%),Fasano (70%), Chieuti (69,4%), Sava (68,7%), Laterza (68,3%), San Michele Salentino (67,1%), San Vito dei Normanni (67,1%) e Latiano (66%).

10 Comuni invece ricevono la Menzione Speciale Start Up per aver avviato sistemi di raccolta differenziata innovativi, riuscendo ad ottenere, in almeno uno degli ultimi quattro mesi del 2014, una percentuale pari o superiore al 65% di RD. Ricevono la Menzione: Faggiano (76,6%), Volturino (75,3%), Barletta (74,4%),Adelfia (72,7%), San Giorgio Jonico (71,8%), Massafra (69,9%), Monteiasi (69,4%), Serracapriola(68,8%), Anzano di Puglia (67,9%) e San Ferdinando di Puglia (66,3%). Questi i premi consegnati oggi a Bari durante la presentazione del Rapporto Comuni Ricicloni Puglia 2014 a cui hanno partecipato: Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, Roberto De Santis, Presidente del Consorzio Nazionale Imballaggi, Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Vito Antonio Antonacci, Vice presidente dell'ANCI Puglia, Nicola Giorgino, Presidente OGA Bat, Pasquale Cascella, Sindaco di Barletta e Stefano Ciafani, Vice presidente nazionale di Legambiente.

La settima edizione pugliese di Comuni Ricicloni è stata realizzata da Legambiente Puglia grazie al contributo dell'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia e con il patrocinio di Anci Puglia. Le classifiche sono state elaborate incrociando i dati raccolti mediante l'invio dell'apposito questionario alle Amministrazioni locali e quelli forniti dai Comuni al Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia e pubblicati sul Portale Ambientale della Regione Puglia. In graduatoria compaiono i Comuni che hanno risposto al questionario di Legambiente e i Comuni che hanno trasmesso le 12 comunicazioni mensili alla Regione. Pertanto, su 258 Comuni pugliesi, per l'anno 2013 è stato possibile prenderne in esame 252 (pari al 97,67% del totale), mentre i Comuni che hanno risposto alla scheda inviata sono stati 32, ossia il 12,40% del totale. «Dal dossier emergono ancora pochi segnali positivi. Aumenta il numero dei comuni ricicloni mentre si conferma il trend decisamente negativo dei Capoluoghi di Provincia ad eccezione dei Comuni di Andria e di Barletta. Per il resto i problemi rimangono gli stessi da anni: la media percentuale regionale di raccolta differenziata è ancora troppo bassa, si attesta intorno al 27% nel 2014; il ritardo incredibilmente lungo e totalmente inaccettabile nella realizzazione degli impianti di trattamento e compostaggio che sta mettendo in crisi il ciclo dei rifiuti nella nostra regione; la mancata penalizzazione economica dello smaltimento in discarica a causa dei continui rinvii e rimodulazione dell'ecotassa. A tal proposito, nonostante i proclami e le dichiarazioni ad effetto, in questi anni il quantitativo dei rifiuti urbani smaltiti in discarica è aumentato dell'8% passando dal 59% al 67%. E' arrivato il momento di voltare pagina chiudendo il ciclo dei rifiuti in Puglia, con le politiche coraggiose che hanno dato risultati concreti anche in territori in emergenza come la Campania che oggi può vantare una media regionale di differenziata del 50% e ben 143 Comuni ricicloni». Questo il commento diFrancesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia.

Poco soddisfacenti, anche per questa edizione, continuano ad essere i risultati conseguiti dai Capoluoghi di Provincia ad eccezione di Andria (67,2%) che continua a confermarsi l'unico Capoluogo di Provincia Riciclone e di Barletta che ha avviato, negli ultimi mesi del 2014, il servizio porta a porta raggiungendo così il74,4%. Per il resto, il Comune di Brindisi raggiunge solo il 30,3%, peggiorando addirittura dell'1,4% rispetto allo scorso anno. Bari, terzo in classifica, come nella precedente edizione, registra solo il 24,8%, seguito daTrani (16,2%), Lecce (13,9%) e Taranto (11,5%). Pessime le condizioni della raccolta differenziata a Foggiadove si è fermi al 4%. Nell'edizione 2014 di Comuni Ricicloni Puglia, per la prima volta, sono stati individuati i Comuni soprannominati "Gli indifferenti" ovvero coloro che nei primi dieci mesi del 2014 non hanno raggiunto il 10% di RD. 30 le amministrazioni pugliesi che rientrano in questa categoria: Accadia, Alberona, Celenza Valfortore, Celle di San Vito, Fragagnano, Leporano, Lesina, San Cassiano, Sant'Agata di Puglia,Zapponeta, Isole Tremiti, Torremaggiore, Deliceto, Foggia, Carosino, Torricella, Gravina di Puglia,Martina Franca, Avetrana, Faeto, Cerignola, Stornara, Sammichele di Bari, Volturara Appula,Palagianello, Noicattaro, Salice Salentino, Castelluccio dei Sauri, San Donaci e Valenzano. «Nelle regioni italiane più arretrate sul ciclo dei rifiuti come la Puglia - conclude Stefano Ciafani, vice presidente nazionale di Legambiente - continua a vincere il partito delle discariche. Si tratta di una formazione politica trasversale che punta a mantenere il potere consolidato di chi si è arricchito smaltendo sotto terra materiali preziosi che dovrebbero essere valorizzati diversamente. Crediamo sia arrivato il momento di dare rappresentanza politica alle esperienze virtuose che fino ad oggi non hanno avuto normative favorevoli e riconoscimenti economici rispetto ai tanti sforzi compiuti fino ad oggi. Legambiente darà il suo contributo per costruire una volta per tutte l'alternativa al partito delle buche e dell'inquinamento».
Marilisa Romagno
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