01/08/2014 - 18:16

Verallia: birra d'estate, un amore da 'riciclare'

Si sa, quando arriva la bella stagione, col caldo, non c’è nulla di meglio di una birra per rinfrescare le gole arse dalla calura estiva. I consumi lo testimoniano: il 63% della birra venduta durante l’anno viene acquistato durante il periodo primavera – estate e il 57% degli italiani indica la birra come la bevanda estiva preferita, dopo l’acqua.

Se l’idea di sdraiarci in spiaggia con una bottiglia di birra in mano ci sembra un sogno, Verallia, terzo produttore mondiale di vetro per alimenti, però, ci mette in guardia dalla pigrizia o dalla disattenzione che ci potrebbe far abbandonare sulla sabbia o in mare poi queste bottiglie.

L’Azienda, che da anni è in prima linea nell’impegno per il riciclo del vetro con i suoi due impianti di lavorazione di rottame post utilizzo, ha deciso di sensibilizzare i tanti consumatori estivi di birra rispetto a quello che può trasformarsi in un vero e proprio problema ambientale che ogni anno, soprattutto in occasione dei tradizionali falò di ferragosto, si ripropone invariato sulle nostre coste.


“Dobbiamo sempre ricordarci che il vetro, essendo un materiale eterno, se disperso nella natura, vi rimarrà per secoli”. A prendere posizione è Alessia Cappellin, Responsabile Marketing di Verallia.


“Tutti amiamo andare al mare e portare i nostri bambini in spiaggia. Una birra ghiacciata può sembrare il giusto contorno a una giornata di sole, ma per mantener intatto il nostro patrimonio costiero dobbiamo tutti fare la nostra parte e assicurarci di non abbandonare rifiuti alle nostre spalle. Chiunque lasci la propria bottiglia in spiaggia pensa che un sol contenitore sia innocuo, ma basta pensare a quante bottiglie di birra vengano consumate in spiaggia nella sola notte del 14 agosto lungo le nostre coste per avere la reale dimensione del problema. La cosa migliore è senza dubbio conferire le bottiglie vuote alla raccolta differenziata, in modo da aiutare il riciclo, ma il vetro è un materiale dalle vite infinite e esistono altri modi creativi per utilizzare una bottiglia vuota”.


E Alessia Cappellin sa bene di cosa parla, dato che Verallia, nelle sue continuative attività di formazione sul vetro con i bambini delle scuole elementari, ha da sempre realizzato laboratori con i bimbi sul concetto di riutilizzo del vetro, insegnando loro nuovi modi creativi per utilizzare il materiale come, per esempio, creare un salvadanaio a forma di pesce a partire da una bottiglia.


Ma il web è pieno di idee per riutilizzare in modo creativo una bottiglia vuota, per esempio si può utilizzare per realizzare:

  • un porta sapori per la cucina, come ci suggerisce, tra le varie possibilità, il blog dishfunctional design:
http://dishfunctionaldesigns.blogspot.it/2012/06/glass-bottles-upcycled-repurposed-as.html
  • un portacandele o una lampada come suggerisce greenme:
http://www.greenme.it/consumare/riciclo-e-riuso/4389-13-idee-dal-mondo-per-riciclare-creativamente-le-bottiglie-di-vetro-di-vino-o-birra
  • Se non si ha paura delle ustioni, si possono ricoprire delle sedie a sdraio (Quitor):
http://www.quitor.com/chair-made-from-bottles.html
  • Se si hanno veramente tante bottiglie e un gran senso di spiritualità, si può addirittura costruire un tempio buddhista, come hanno fato in Thailandia:
http://www.viaggiarelibera.com/2013/03/tempio-bottiglie-birra-thailandia-WatLanKuat.html
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile